“Leggendo le pagine dei vari quotidiani che parlano di caccia in Umbria – esordisce Sergio Gunnella, responsabile regionale della Confederazione dei cacciatori umbri – non posso fare a meno di ripensare ad Arlecchino che, alla stregua di fior di pensatori del calibro di Luciano di Samosata, non perdeva occasione per dire la verità ridendo. Ma si sa: in questa regione e nella caccia specialmente, gli ossimori galleggiano nelle fontane di piazza, così come le invenzioni, gli aggiustamenti aumme aumme e i ritardi. Qui si possono disilludere perfino postulati di legge ultratrentennali, come le date prefissate per la pubblicazione del Calendario venatico, tanto nessuno si lamenta. Oppure oscurare documenti che, pur se previsti dalla legge, ergo indispensabili per la corretta pianificazione del territorio e la razionale programmazione del prelievo vanatico, finiscono per far dimenticare agli addetti ai lavori (i cacciatori), approfittando della ‘passionaccia’ che si vantano essi stessi di definire ‘maledetta’. Provate a chiedere agli Uomini dei Boschi chi ha mai visto la copia della ‘Carta delle vocazioni faunistiche dell’ Umbria’”.
“Ridere allunga la vita, dice qualcuno. Ma – avverte il responsabile di ACR Confavi Umbria – non bisogna esagerare. Specialmente con chi, come i cacciatori, per esercitare, spendono fior di quattrini. Sull’ onda di “scherzando si può dire di tutto, perfino la verità”, si è arrivati, per così dire, alla quadratura del cerchio. Perché vedete, miei cari amici del Bosco, gli ossimori finiscono quasi sempre per apparire divertenti. Ma siamo seri stavolta, vi prego. Dopo che tutti noi abbiamo appreso dalla stampa le controverse vicende discusse ed emendate dalla giurisprudenza sull’ ATC 3 Ternano/Orvietano, quest’ultimo è passato alle vie di fatto sulla scelta di un nuovo presidente. Tuttavia, a oggi, questo non è stato ancora individuato. E se è vero, com’ è vero, che sono scaduti i termini, ora a decidere sarà il chiacchieratoio della regione Umbria. Bingo! Ma non finisce qui; perché in virtù di un malizioso Regolamento regionale, il n° 6-, è dal 2008 che spetta alla Giunta regionale di stabilire l’importo del gettone di presenza, dei criteri del rimborso delle spese dei tre presidenti ATC regionali e il loro compenso mensile (leggi stipendio). Ma ‘sto regolamento l’hanno studiato alla faccia del bicarbonato di sodio o più semplicemente per evitare inopportuni sorpassi in avanti? A voi l’ardua sentenza, amici. Al momento, che per avventura sarà Palazzo Donini ad avere, oltre all’onere, anche l’onore di segnalare il nome (e il colore delle scarpe che deve indossare!) di chi farà i presidente, ora come mai si concretizzerà il proverbio che recita ‘meglio essere fortunati che ricchi!'”.
“Chissà se quelli che conosco io che vedevano nel volontariato la realizzazione dei propri sogni – prosegue Gunnella – sono davvero sinceri quando mi confessano che loro, il presidente dell’ATC, lo farebbero senza fiatare, perfino a costo zero? In fondo anche Arlecchino era animato da spirito oraziano, conclude Gunnella. Ma non era stupido, magari un po’ ingenuo, talvolta un po’ sciocco ma, all’occorrenza, ricco d’immaginazione e di fantasia. Specialmente in odore di elezioni e, con esse, di rifondazione di un comparto tanto importante qual è lo sforzo di caccia nella nostra regione”.