Nel pattugliare il quartiere di Ponte San Giovanni gli agenti della Squadra Mobile hanno notato qualche loro vecchia conoscenza in un bar ed hanno quindi deciso di identificare tutti gli avventori presenti. Nei controlli alla Banca Dati si è riscontrato che due erano clandestini e quindi sono stati condotti in Questura.
Dai riscontri A.F.I.S. è emerso che uno L. E. del ’84 , albanese, nel dicembre scorso era stato prelevato dagli Agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia dalla Casa Circondariale di Capanne e scortato allo scalo aereo di Fiumicino per il rimpatrio.L’espulsione dall’Italia – con divieto di reingresso per dieci anni – ha così sostituito la pena detentiva per i giorni restanti alla definitiva espiazione, un anno e sette mesi di reclusione. Il suo rientro illegale sul territorio nazionale ha comportato automaticamente il ripristino della pena detentiva ed è quindi immediatamente stato riportato in Carcere. Peraltro il suo rientro in Italia clandestinamente ha comportato anche la segnalazione , in stato di arresto, alla Procura della Repubblica per violazione alle leggi sulla immigrazione. Non solo , a Maggio, lo straniero era stato raggiunto da una ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere per stupefacenti, mai eseguita. In totale è stato tratto in arresto per tre differenti circostanze.
Il suo accompagnatore P. F. , del 76, è risultato pluripregiudicato per stupefacenti, privo di permesso di soggiorno e di visto di ingresso. Dopo il controllo è stato espulso e, dopo una notte in Questura accompagnato a Fiumicino per essere rimpatriato con il primo volo utile.