Riflettere sulla condizione della donna nella vita civile ed ecclesiale. E’ il tema del presepe vivente in programma a Montefalco il 26 dicembre, con replica il 5 gennaio, allestito lungo le vie del centro storico che quest’anno sarà dedicato al “Genio femminile”.
La partenza è alle 15.30 dal Salone espositivo di Sant’Agostino dove il pubblico sarà diviso in gruppi e accompagnato dalle guide lungo il percorso delle botteghe e dei mestieri diviso in tappe: 1° tappa: Chiostro di Sant’Agostino – Sara, donna dell’Accoglienza; 2° Chiesa di S. Agostino – Ester, donna regina del popolo; 3° Chiesa Madonna delle Grazie; 4° Museo di San Francesco – Maria, donna forte; 5° Chiesa di San Bartolomeo – La Samaritana ; 6° Chiesa di Santa Chiara – la Natività; 7° Punto ristoro.
“Si ripete anche quest’anno la bellissima esperienza del presepe vivente che ci ha permesso di metterci tutti l’uno al fianco dell’altro per creare un evento bello per la città di Montefalco e non solo – spiega il parroco Don Vito Stramaccia – In questa edizione sono stati coinvolti il Comune di Montefalco, le scuole, la parrocchia e le associazioni che lavorano nel nostro territorio e i quartieri della Fuga del Bove oltre a tantissimi volontari che da giorni lavorano incessantemente per la migliore riuscita dell’evento. Il tema affrontato dal presepe è “il genio femminile”: verranno presentate alcune figure bibliche, insieme alla nostra Santa Chiara, in un percorso che ci aiuterà a riflettere su quella che è la condizione femminile odierna, rilevando l’importanza dell’apporto della donna nella vita civile ed ecclesiale del nostro tempo. Siamo amareggiati – prosegue Don Vito – per quella che è la violenza nei confronti delle donne. Il presepe, vuole essere uno spunto di riflessione verso tutte quelle potenzialità femminili che fanno grande il nostro mondo. Questa forza al femminile ha reso grandi donne bibliche, ma Santa Chiara ha realizzato un modello di donna ancora attuale. Lasciamoci guidare da queste figure per riscoprire l’Incarnazione del Figlio di Dio”.