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PRESENTATO PIANO PER TUTELA PATRIMONIO ITTICO E PESCA SPORTIVA

La presentazione del Piano per la tutela e conservazione del patrimonio ittico e per la pesca sportiva è stato oggetto di un incontro tra la Provincia di Perugia (rappresentata dal delegato del Presidente all'ambiente) e le Associazioni Pescasportivi e Ambientaliste: Arci Pesca, Enal Pesca, Fipsas, Libera Pesca, Legambiente e WWF. L'evento precede di pochi giorni l'apertura della pesca alla trota, già in calendario per il prossimo 28 febbraio, in vista della quale è cominciata la ‘semina' delle trote. Si tratta complessivamente di circa 67 quintali di trote distribuite in vari fiumi del territorio provinciale. Il Piano presentato alle associazioni contiene tutte le iniziative che la Provincia di Perugia svolgerà nel corso del 2010, tutti gli aggiornamenti in merito ai ripopolamenti ed agli interventi di potenziamento del patrimonio ittico, gli istituti di pesca con tutti i bacini di competenza (Chiascio e Topino, Nera, Tevere e Nestore), le zone di protezione, di divieto di pesca, le zone di frega, i campi gara. Il Piano, oltre ad informazioni in merito alla gestione delle acque in collaborazione con le associazioni, contiene notizie sulla gestione degli Impianti Ittiogenici di Borgo Cerreto e di S. Arcangelo che svolgono attività di eccellenza presenti soltanto nella Provincia di Perugia. A Borgo Cerreto, in attività già dal 1957, vengono prodotte trote fario a ciclo completo che, a vari stadi di sviluppo (avannotti, rotelle), vengono utilizzate per i ripopolamenti nell'intero territorio provinciale. Anche a S. Arcangelo è prevista una importante attività di produzione di novellame di vari specie ittiche: luccio, carpa, tinca. Nel corso dell'incontro, ritenuto ‘molto positivo e svolto all'insegna di uno spirito costruttivo', è stato lanciato un appello ai rappresentanti delle associazioni, peraltro già sensibili agli aspetti della tutela e del rispetto dell'ambiente. E' stata richiesta una particolare attenzione dei pescatori lungo i fiumi al fine di monitorare eventuali danni ambientali. ‘Un ruolo particolare – è stato detto – potrebbe essere svolto dalle aule verdi della Provincia anche per insegnare la cultura della pesca e dell'ambiente, in collaborazione con le scuole e l'Università'.