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Presentato il restauro del Cristo Deposto e la Cappella del Santo Sepolcro in Gerusalemme a Foligno – Foto TO®

(Eli. Pan.) – Grande festa in via Paoluccio Trinci presso il Convento di San Bartolomeo. L’occasione si è presentata nel tardo pomeriggio di ieri con la presentazione del restauro del Cristo Deposto – opera di autore ignoto risalente al XV secolo – e della Cappella del Santo Sepolcro in Gerusalemme a Foligno, copia esatta del Sepolcro di Gesù, voluta dai frati ed autorizzata dai Papi per consentire ai pellegrini di potersi redimere come se fossero in Terra Santa. Nel Medioevo infatti, certi pellegrinaggi erano appannaggio solo della elite. A Foligno ora è custodita una reliquia di Terra Santa– una pietra – , certificata dal Sigillo della Custodia e i segni del Commissariato di Terra Santa, che resterà per sempre in città.

L’ingresso solenne è stato subito seguito dalla celebrazione del Vespro animato dalla Cappella Musicale del Duomo di Spoleto diretta dal Maestro Francesco Corrias con all’organo il Maestro Paolo Sebastiani. Alla solenne cerimonia sono intervenute le autorità ecclesiastiche, quelle civili, i rappresentanti dell’associazione “Tutti per San Bartolomeo”, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, gli Amici del Santo Sepolcro e i Frati Minori dell’Umbria.
“Non è più possibile lavorare senza l’aiuto economico degli sponsor; non si è più riconoscenti di quello che si ha”, ha affermato il dottor Andrea Gobbi nella sua relazione sul restauro del Cristo Deposto. “Quest’opera ha subìto una gessatura ed un cambiamento di gusto che ha mostrato una certa bravura stilistica. Particolarmente emozionante è stato il momento della scopritura dei denti in un’opera in cui non c’è un solo tronco ma più legni. L’artista era sicuramente un ottimo conoscitore dell’anatomia umana.”

Un rinfresco conviviale nell’antico refettorio del Convento ha chiuso in allegria la giornata di festa.

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