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Presentato a Roma il catalogo della Galleria Nazionale dell’Umbria

“La ricchezza dello straordinario patrimonio artistico della Galleria nazionale dell’Umbria la si deve in gran parte all’amore con cui, nella storia passata e recente, i perugini hanno saputo custodire le opere e i dipinti, testimonianza superba dell’arte umbra e non solo”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina a Roma, alla presentazione ufficiale del Catalogo generale della Galleria Nazionale dell’Umbria, cui ha partecipato assieme alla stessa autrice della monumentale opera, Vittoria Garibaldi, al sottosegretario al Ministero dei beni culturali, Ilaria Borletti Buitoni, ed al nuovo direttore della Galleria umbra, Marco Pierini.

“Il legame tra la città di Perugia – ha aggiunto Marini – , i perugini e la Galleria emerge con forza dal lavoro di Vittoria Garibaldi e dalle pagine di questo prezioso volume. Un legame forte e frutto di un senso civico non comune, anche in rapporto al proprio patrimonio artistico e culturale. E se oggi quella di Perugia è la “Grande Galleria” molto del merito va proprio alla curatrice di questa opera ed al lavoro che ha svolto in molti anni a Perugia, dimostrando competenza, professionalità e passione la sua funzione”.

Per la presidente Marini il Catalogo “ci consegna un notevole passo in avanti nella conoscenza di come si è costruita negli anni la Galleria nazionale, e del patrimonio di arte che essa oggi custodisce, fino a descrivere minuziosamente ogni particolare della storia di ogni singola opera. Ancora grazie a questo lavoro la Galleria di Perugia diviene sempre di più un luogo non solo di conservazione, ma anche di conoscenza, studio e ricerca. Oltre ad essere anche uno dei principali luoghi di attrazione del turismo culturale in Umbria ed in Italia”.

Come la stessa presidente ricorda nella sua prefazione al Catalogo generale “la Regione Umbria ha sempre considerato fondamentale per la  crecita anche economica del proprio territorio l’investimento nel patrimonio culturale”, aggiungendo, infine, che “conoscenza, tutela, valorizzazione del proprio patrimonio artistico e culturale possono attivare un circolo virtuoso anche rispetto alla crescita culturale della nostra comunità”.