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Presentato a Nero Norcia il libro sul tartufo nero di Domenico Manna

Una presentazione di un libro partecipatissima e fuori dagli schemi, ma perfettamente in linea con lo spirito di chi ha fortemente voluto l'iniziativa e con i contenuti dell'opera.
Il Cedrav (Centro Documentazione Ricerca Antropologica in Valnerina) aveva commissionato due anni or sono a Domenico Manna, ex Direttore della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano e grande esperto di tartufi e tartuficoltura, un'opera che inquadrasse il tartufo nel territorio di sua competenza. Un punto di vista diverso, al di fuori dagli schemi classici di trattazione della materia, che come ha detto il Prof. Gerard Chevalier, massimo esponente mondiale in materia, non è né una arida ricostruzione storica, né un trattato scientifico, ma la narrazione di una vicenda fatta di uomini, di esperienze e di territorio, arricchita da una ricerca storica senza precedenti e da considerazioni scientifiche di assoluto rilievo. “Un libro che mancava” ha sintetizzato Chevalier, che ne ha richieste subito dieci copie da destinare alle maggiori istituzioni e centri studi francesi in materia di micologia.
E il libro di Domenico Manna ha centrato l'obiettivo auspicato dal Cedrav che, come detto dal suo Presidente Pietro Bellini, ha così voluto contestualizzare la presentazione inserendo proprio quegli elementi caratteristici della cultura del territorio in questione: i canti popolari a cura di Marco Baccarelli e Barbara Bucci (Sonidimbra), le rime dei poeti a braccio Giampiero Glamorgante e Donato De Acutis e la performance dell'attore Mirco Bovini Revoyera, tutte rigorosamente ispirate al tartufo, hanno reso l'incontro vivace e colorato, sottolineando proprio il senso del significato dell'opera.
Tra gli interventi, egregiamente mediati dal Dott. Fulvio Porena, direttore del Cedrav, oltre al già citato prof Chevalier, vanno ricordati anche quello del Dott. Gian Luigi Gregori, Responsabile del Centro di Tartuficoltura della Regione Marche che ha evidenziato come nell'opera oltre agli aspetti storici e scientifici, ci siano spunti interessantissimi per chi guarda al futuro del tartufo e della tartuficoltura indicando in un ben preciso paragrafo del libro una sorta di vademecum per le amministrazioni locali e gli enti pubblici interessati allo sviluppo del settore e quello del Dott. Alessandro Menghini Docente Di Botanica all’Università degli Studi di Perugia, che ha sottolineato l’importanza di alcuni aspetti scientifici evidenziati nel libro.
Immancabile anche l'intervento della politica, rappresentata dal Sindaco Gian Paolo Stefanelli, che ha fatto gli onori di casa e da Massimo Buconi, Presidente della III Commissione Turismo del Consiglio Regionale dell'Umbria, che ha rinnovato il suo storico impegno a difesa del tartufo e dei suoi territori.
In platea tanti appassionati del settore e anche moltissimi addetti ai lavori tra cui spiccava in prima file un attentissimo Bruno Urbani, alcuni rappresentanti del CNR di Perugia, la parlamentare Ada Spadoni Urbani e molti dipendenti di quella Comunità Montana diretta da Manna per quasi trenta anni.
Un prolungato applauso ha naturalmente accompagnato l'intervento finale dello stesso Manna, che ha raccontato dei suoi approcci con il tartufo, ha spiegato le linee guida che hanno ispirato la sua opera e ha tenuto a ringraziare i finanziatori del progetto: il Consorzio BIM, la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, la Fondazione Antonini, la Spoleto Credito e Servizi e la Banca Popolare di Spoleto, il Comune di Norcia e la Camera di Commercio di Perugia.
Il libro, edito dalla Quattroemme Editore di Ponte San Giovanni, sarà distribuito dalla settimana prossima nelle migliori librerie.