Tematiche ambientali, sviluppo sostenibile del territorio e sinergie delle risorse sono stati gli argomenti al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina presso la Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori dal titolo “Progetto CO2 – Determinazione della Carbon Footprint di attività agricole, industriali, commerciali e dei relativi interventi di compensazione”. Il progetto, presentato già a dicembre, è giunto alla sua conclusione, ed i suoi referenti, insieme alle parti coinvolte, hanno potuto presentarne i risultati. Promosso dal Coordinamento di Agenda 21 Locale del Comune di Perugia, il lavoro ha visto coinvolti il CIRIAP (Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento da Agenti Fisici) e le associazioni di categoria come CIA, CONFAPI, CONCOMMERCIO E CONFINDUSTRIA, ed è stato proteso al calcolo, riferito all’anno 2010, della quantità di carbonio prodotta su tutta la filiera da un qualificato gruppo di aziende del territorio umbro, particolarmente sensibili alle tematiche ambientali, con lo scopo anche di suggerire loro interventi di produzione sostitutiva, lo sfruttamento delle risorse rinnovabili e la realizzazione di aree verdi. Coordinatori e referenti sono stati Francesco Asdrubali, Andrea Presciutti e Flavio Scrucca (CIRIAF), Marcello Archetti (Agenda 21), Andrea Palomba (CIA), Daniela De Paolis e Andrea Ciellini (CONFAPI), Carlo Pretolani (CONFCOMMERCIO), Andrea Di Matteo (CONFINDUSTRIA). Le aziende coinvolte invece sono state l’Azienda Agraria Biocchetti, Brugnoni, Imeca, Isoalpi Costruzioni, Bar Pasticceria Luca, Ilgo Hotel, Tiellespesa Sma, Liomatic, Mauro Benedetti, Sangallo Palace Hotel.
Dall’analisi è emerso che “l’impresa agricola ha recuperato un ruolo strategico” e che “la sfida del cambiamento climatico rappresenta oggi una significativa minaccia anche perché i suoi effetti sull’agricoltura, passando attraverso le componenti socio-economiche ad essa collegate, impattano negativamente e in maniera incisiva sia sul benessere della popolazione che sul proseguimento dell’attività delle imprese agricole”. Come risultato, si è compreso che le emissioni di CO2 delle aziende “siano prevalentemente prodotte dalle attività principali specifiche di ognuna di esse”.
Sviluppo sostenibile e Perugia – Perugia verde, cuore della sua Umbria, dotata di spazi eco sostenibili, incentrata allo sviluppo delle risorse rinnovabili e dell’energia pulita: questi i punti di forza enumerati dai referenti del Comune di Perugia durante la conferenza. Punte di diamante sono la fornitura di acqua pubblica con la fontana di Pian di Massiano e la futura nuova installazione a Ponte San Giovanni, ma anche la realizzazione su tetto del Palaevangelisti del parco fotovoltaico. O ancora la fornitura per i postini del centro storico di motorini elettrici. Peccato che non in tanti siano d’accordo con tutti gli sforzi dell’amministrazione: “a sferrare l’attacco” è stato Dante Palazzetti, del San Gallo Palace Hotel, il quale ha voluto rimarcare come in realtà l’amministrazione perugina, al posto di premiare i soggetti virtuosi, che si impegnano a produrre sviluppo del territorio e a non “inquinare” non ricevano alcun “premio produttività”, ma piuttosto si vedano tassare ancora attraverso imposte quali IMU, nettezza urbana e non per ultima la tassa di soggiorno sulla cui applicazione la giunta di Boccali sta discutendo in questi giorni. Un pensiero che è possibile riassumere nelle sue parole: “per un avanzamento in termini economici, non è possibile calare dall’alto delle politiche. Ci vuole piuttosto partecipazione di tutti”.
Alessia Chiriatti
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