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PRESENTATI I 15 PROGETTI DEL “MONINI DESIGN WORKSHOP”. DOCENTI ENTUSIASTI PER I TEMPORARY SHOP PENSATI DAGLI STUDENTI(foto)

Si è concluso con la presentazione dei 15 progetti e con molta soddisfazione, lo “Monini Design Workshop 2009” che, in settimana, aveva portato nella città ducale 14 studenti dello Ied (Istituto Europeo di Design) il cui obiettivo era rispondere, con creatività e fantasia, alle richieste dell'azienda Monini – main partner dell'iniziativa.

Nella mattinata di ieri, i docenti del workshop hanno presentato i risultati dell'intensa settimana di lavoro. Il brief – l'allestimento di un temporary shop – proposto dalla Monini “era piuttosto complicato – spiega Mauro Olivieri – ma i ragazzi sono stati fantastici, hanno risposto alla sfida con progetti coraggiosi e brillanti”.

E' lo stesso Mauro Olivieri, affermato designer, a presentare ogni singolo progetto con un'enfasi capace di coinvolgere anche chi di design non se ne intende molto. Slide dopo slide Olivieri ha mostrato gli originali progetti degli studenti, che hanno rielaborato da molte prospettive le indicazioni date dalla Monini.

Partendo dal temporary shop di Irene Carboni, “Dop Drop” (Goccia di qualità), che fa, appunto, della goccia un elemento dominante in un ambiente a dir poco minimalista, al progetto di Martina Ruperto, “Monini va in scena”, che rende l'azienda protagonista di un mondo che abbraccia arte, teatro, interazione e relax. Tanti e tutti particolari i progetti presentati ieri mattina all'Istituto d'Arte di Spoleto, come ad esempio quello di Flavia Aprili che, progetta un temporary shop da esterno, gonfiabile e modulare, in grado di proporre al fruitore un vero e proprio percorso didattico dell'olio.

Degno di nota è anche il progetto di comunicazione e promozione, presentato da due studentesse dello Ied di Roma le quali, rispettando la necessità di rivolgersi ad un pubblico giovane, hanno coniato un nuovo termine “ExtraV”, una sorta di filosofia di vita che muove da un'altra loro frase, dal grande impatto comunicativo, “l'olio nel sangue”.

Mauro Oliviero definisce “promettenti ed interessanti”, anche i due progetti presentati dai tre ragazzi dell'Istituto d'arte spoletino. I tre giovani hanno partecipato al workshop insieme ai designer dello Ied e l'ambiente, guardando i loro temporary shop, deve averli stimolati un bel po'. Ad esempio Matteo, 18 anni, ha presentato una tensostruttura la cui forma rimanda ad un'oliva tagliuzzata ed aperta con delicata minuzia. Soddisfatto Oliviero anche per il progetto degli altri due ragazzi dell'Isda, Dmytro e Francesca.

A chiudere l'incontro e il workshop è Francesco Subioli, Presidete dell'Adi Umbria, con un ringraziamento rivolto a tutti i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione della seconda edizione del Design Workshop.

(C.F.)