Categorie: Economia & Lavoro Perugia

PRESENTATI DALLA PROVINCIA 22 PROGETTI PER 850 SOGGETTI SVANTAGGIATI

La provincia ha presentato 22 progetti per agevolare l'integrazione sociale e lavorativa di 850 soggetti a maggiore rischio di esclusione, attraverso un'assegnazione complessiva di risorse pari a circa 2 milioni e 300 mila euro. I progetti rientrano nell'Avviso pubblico per interventi di inclusione sociale e lavorativa delle persone svantaggiate e sono stati finanziati con risorse del Fondo sociale europeo 2007-2013. L'iniziativa è stata presentata ieri durante una conferenza stampa dal vice presidente della provincia Aviano Rossi con delega alle Politiche del lavoro e servizi alle imprese, Formazione professionale, Adriano Bei direttore dell'Area lavoro formazione scuola e Politiche Comunitarie.

“Le situazioni di 'svantaggio sociale' rappresentano per propria natura il rischio più concreto di esposizione all'emarginazione richiedendo un impegno concreto da parte delle istituzioni – ha affermato il vice presidente – grazie ai progetti messi in campo dalla provincia di Perugia, 850 soggetti svantaggiati potranno conoscere una concreta opportunità di costruirsi un percorso di occupazione, anche personalizzato, che accompagnerà gli stessi nel mondo del lavoro attraverso un progetto formativo mirato”. L'assessore ha inoltre precisato che lavorare per l'inclusione sociale non significa però offrire solo assistenza, “ma attribuire un ruolo ad ogni soggetto appartenente alla comunità, come disabili, i più poveri che non possono investire sulla qualificazione professionale, gli immigrati che cercano la stabilizzazione, oppure coloro che vogliono ricostruirsi una prospettiva per uscire dalla piaga dell'alcool e della droga”. “Contestualmente alla formazione – ha continuato Rossi – la provincia di Perugia garantirà un sostegno anche alle istituzioni ed imprese che, ospitando i tirocinanti, al termine del percorso formativo potranno preferirli rispetto a chi non ha fatto questo percorso”.

“Abbiamo raggiunto un notevole risultato sociale, ma anche economico, offendo a persone svantaggiate una possibilità per uscire da una situazione di emarginazione consolidata – ha affermato Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello, dove saranno ospitate molte delle iniziative in questione – e questi progetti sono un esempio di come sia possibile mettere in campo forme di collaborazione tra pubblico e privato”. Il salto di qualità di queste iniziative è stato rimarcato anche da Napolitano il quale ha sottolineato che “le amministrazioni comunali e provinciali, con i fatti, stanno mettendo al centro delle loro politiche di governo il lavoro”. “Il nostro lavoro – ha concluso Rossi – proseguirà nel valutare non quanti corsi di formazione sono stati realizzati, ma quante persone hanno trovato lavoro”. Nel dettaglio, l'Avviso pubblico, attraverso cui la provincia di Perugia intende contribuire al rafforzamento delle politiche di coesione sociale del Fondo sociale europeo rimuovendo le condizioni di esclusione e discriminazione, si avvale di due interventi. Il primo, rivolto all'inserimento lavorativo di inoccupati e disoccupati iscritti ai Centri per l'impiego della provincia di Perugia ed appartenenti a determinate categorie di svantaggio, ha visto la presentazione di 17 progetti di cui 16 finanziati e diretti a 400 destinatari con un'assegnazione complessiva di risorse ci circa 2milioni di euro. Nella pratica, i progetti saranno strutturati in uno o più percorsi formativi di massimo 80 ore e tirocini formativi di quattro mesi con borsa lavoro dell'importo mensile lordo di 800 euro da svolgersi presso imprese o soggetti pubblici. Gli allievi saranno individuati sulla base di segnalazioni da parte di servizi pubblici territoriali, mentre particolare attenzione sarà riservata, nello svolgimento dei percorsi, alla fase del tirocinio con la presentazione da parte della Agenzie formative di appositi progetti personalizzati che saranno valutati dalla provincia. Al secondo intervento, destinato a 400 immigrati residenti nella provincia di Perugia o iscritti ai Centri per l'Impiego, sono invece pervenuti 31 progetti, di cui solo 6 sono stati finanziati con un'assegnazione di 325mila euro. Le azioni formative avranno una durata massima di 150 ore e si concentreranno sull'aumento delle competenze linguistiche, informatiche e socio-culturali utili a favorire anche il positivo inserimento nel mondo del lavoro. Si entra così nella fase attuativa del lavoro che vedranno i Centri per l'impiego svolgere un ruolo prioritario nello svolgimento di una funzione di tipo informativo, orientamento e supporto ai soggetti beneficiari dei corsi.