Brief, mood, workshop, foodesign e temporary shop. Inutile dire, dopo queste poche parole, che il laboratorio Monini Design si presenta come una rara ipotesi di avanguardia, in materia di progettazione e sperimentazione.
Quattordici brillanti giovani, selezionati studenti dello Ied (Istituto Europeo di Design), saranno impegnati per una settimana nella progettazione di un temporary shop, da installare in alcuni centri commerciali, per la commercializzazione dell'olio Monini.
Un'iniziativa che, come è stato più volte sottolineato nel corso della conferenza stampa, ha il merito di unire il mondo della formazione con quello del lavoro, permettendo anche un confronto culturale sia tra i giovani partecipanti, sia tra gli stessi ed alcuni affermati designer, come Denis Santachiara.
Da ieri, infatti, gli studenti dello Ied, a cui si sono aggiunti tre allievi dell'Istituto d'Arte di Spoleto, stanno lavorando intensamente alla realizzazione del progetto che, dovrà tener conto della storia dell'azienda, dell'importanza della tradizione e della sacralità dell'extravergine. A tal proposito, nel pomeriggio di ieri è stata mostrata agli studenti una presentazione dell'azienda che, ha fornito una serie di informazioni utili all'elaborazione del progetto.
Presente alla conferenza stampa un'entusiasta Maria Flora Monini che ha tenuto a sottolineare, quello che ormai di diritto può essere definito il nuovo leit motiv aziendale “non siamo un erogatore di denaro, ma un valore sociale per il territorio. L'azienda – prosegue – crede molto nella formazione dei giovani che, devono essere supportati, spalleggiati ed incitati”.
La conferenza stampa di presentazione è stata anche la prima occasione, per conoscere il neo Assessore alla formazione Battistina Vargiu, la quale, oltre a ringraziare l'ex-Assessore Patrizia Cristofori per il lavoro svolto, ha voluto ribadire la necessità di interpretare gli ambienti della formazione, come “finestre sul mondo”. Pare chiaro quindi, che il raccordo istituzioni-imprese-scuola, sia da tutti considerato fondamentale per la crescita culturale della città e dei giovani.
Anche il Direttore dello Ied di Roma, Albero Iacovoni, ha espresso un giudizio positivo sulla bontà dell'iniziativa, sostenendo che “portare nello stesso luogo questa varietà di attori, è l'obiettivo principale dell'Istituto, consapevole che, i piccoli laboratori distaccati nei vari territori, sono una modalità di formazione altamente vincente”.
In conclusione, l'atmosfera che si respirava questa mattina presso l'Istituto d'arte spoletino – sede in cui i ragazzi lavoreranno per tutta la durata del workshop – era delle più promettenti, con i designer apparsi molto motivati e con gli organizzatori orgogliosi dell'iniziativa in atto. Non resta quindi che attendere sabato 25 giorno in cui, si “sveleranno” i progetti.
(C.F.)