Promettono spettacolarità e suggestioni gli organizzatori della Festa dei Barbari di Castel Rigone (31 luglio-3 agosto) che quest’anno è giunta a tagliare il traguardo della 30° edizione. La presentazione di questa rievocazione storica che intende far rivivere le atmosfere del villaggio all’epoca della sua fondazione da parte del barbaro Arrigo o Rigone è avvenuta questa mattina in Provincia, ad opera del vicesindaco di Passignano Eugenio Rondini, dell’assessore provinciale al turismo Roberto Bertini e di alcuni rappresentanti del Consiglio di Frazione. E’ infatti quest’ultimo il soggetto organizzatore, a cui si deve il nuovo corso impresso alla manifestazione già dal Duemila.
Anche se, come spiegato questa mattina, proprio per la ricorrenza della trentesima edizione, è stato definito un nuovo progetto che ha come obiettivo annoverare la Festa dei Barbari tra le principali manifestazioni umbre e, se possibile, del centro-Italia. Grazie alla collaborazione avviata con il gruppo Balestrieri di Assisi è stato possibile ricreare molti mestieri dell’epoca, come il “Cordaiolo” che produrrà corde e cordoni con l’ausilio di un grande macchinario in legno, il “Pellaio” che concerà e lavorerà le pelli nella sua bottega, il “Mastro d’Arme” che forgerà spade, scudi e asce sotto gli occhi degli attenti visitatori e – dulcis in fundo – il “Battitore de Soldi” che conierà la moneta celebrativa del XXX anno.
Altra novità che nasce in questo anniversario è la collaborazione fra l’ente organizzatore e il regista perugino Gianpiero Frondini, già noto per rappresentazioni teatrali storiche come la “Congiura al Castello” vista da moltissimi spettatori al Castello dei Cavalieri di Malta di Magione. Sulle ricerche storiche di Giovanni Riganelli andrà in scena “Il giorno che arrivarono i goti”, una rappresentazione teatrale ambientata negli incantevoli meandri del borgo storico di Castel Rigone. Lo stesso Riganelli, nel pomeriggio del 2 agosto, darà vita ad una conferenza su “I Goti a Perugia e nel suo territorio”. Confermate le animazioni cardine degli anni passati come l’”Armata di Riggo” (scherma storica) e i “Musici Tonanti” (gruppi folkloristici di musica barbarico/gotica) che verranno integrati da i “Focolieri del Santo” (giocolieri di fuoco a ritmo di 12 tamburi). Con il “Banchetto barbarico”ogni giorno sarà possibile avvicinarsi a prelibatezze locali consumate in un villaggio ricostruito fedelmente secondo le caratteristiche dell’epoca.
“Si tratta di una festa in ascesa – ha dichiarato con soddisfazione Rondini – che forte della trentennale esperienza si va consolidando sul panorama regionale”. Per l’assessore Bertini si tratta di un evento che racchiude in sé molti punti di forza: la qualità, l’effetto scenico, l’attinenza allo storia del territorio e la possibilità di contare su una location irripetibile. Bertini ha quindi riservato parole di apprezzamento nei confronti dell’associazionismo e del volontariato che a suo giudizio hanno il merito di tenere in vita queste importanti attività che altrimenti non potrebbero reggersi in piedi.