Ieri mattina alla presenza dell'europarlamentare Umberto Guidoni e della Katia Bellillo è stata presentata la mozione “Unire la sinistra”, di cui sono i primi firmatari, mozione alternativa in vista del congresso del PDCI; a quella del segretario nazionale Oliviero Diliberto.
La priorità individuata dalla Bellillo è quella di dare un forte segnale di discontinuità alla politica fin qui fatta dal centro sinistra in Umbria. I due politici dopo aver messo in luce le differenze con la mozione di Diliberto, differenze che risiedono soprattutto nel rapporto con il partito democratico e con gli altri partiti della sinistra, dove il fallimento della sinistra arcobaleno è stato il fallimento degli apparati di partito e non del progetto di unire la sinistra e tutti quei movimenti che si battono per i diritti civili e politici.. A tal proposito i due politici hanno voluto esprimere la loro solidarietà e il loro appoggio alle famiglie dei lavoratori morti a Campello. che nelle stesse ore manifestavano contro le richieste di risarcimento fatte dall'imprenditore.
Inoltre, i due politici hanno constatato come Spoleto può diventare il “laboratorio per il cambiamento”, non più rimandabile, non solo per il modello Umbro che non porta a un sviluppo duraturo come ha dichiarato la Bellillo, che anzi compromette, dietro a speculazioni mascherate da sviluppo economico, innovazione e efficienza, che coinvolgono sempre di più il suo paesaggio e il suo ambiente compromettendolo per decenni..
“A Spoleto – ha aggiunto l'onorevole Guidoni – mancano le figure principali della partecipazione democratica, come i consigli di quartiere, il difensore civico o la commissione di controllo e garanzia. Una svolta in questo senso è indispensabile, con la creazione di liste di sinistra aperte alle associazioni e ai movimenti dei cittadini, e a tutti coloro che ritengono possibile far tornare la gente al centro delle istituzioni”.