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Presentata alla Rocca Albornoziana la Sala “Luigi Antonini”

Grande partecipazione all’evento organizzato dall’Associazione Amici di Spoleto onlus sabato 25 Marzo 2017 alle ore 16:30, alla Rocca Albornoziana di Spoleto, per presentare la Sala “Luigi Antonini”, nuovo spazio polivalente a disposizione della città per iniziative congressuali e culturali: 150 posti, attrezzatura con cabine per la traduzione simultanea e collegamento a circuito chiuso con la sala “Eugenio IV” della capienza di altri 70 posti.

Successo anche per il concerto, offerto per l’occasione dalla stessa Associazione Amici di Spoleto, in ricordo di Luigi Antonini dal titolo “…E lieve come un fiabesco canto suonò la notte”. Molto apprezzata l’esibizione di Nyla van Ingen (soprano) e di Lucia Sorci (pianoforte) che hanno eseguito con grande intensità brani di Franz Schubert, Alban Berg, Ottorino Respighi e Maurice Ravel, esaltando la speciale atmosfera della magnifica Sala “Luigi Antonini”

Prima dell’evento musicale il sindaco del Comune di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, la direttrice del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Rosaria Mencarelli, e il presidente dell’Associazione Amici di Spoleto, Dario Pompili, hanno tratteggiato un profilo di Luigi Antonini: “E’ stato un personaggio chiave della storia spoletina nella seconda metà del Novecento che, tra le altre cose, con Gian Carlo Menotti istituì nel 1962 la Fondazione Festival dei Due Mondi”, ha ricordato il sindaco Fabrizio Cardarelli. “Tra gli interventi a tutela del patrimonio artistico cittadino – ha sottolineato, inoltre, Rosaria Mencarelli – attraverso la Fondazione da lui creata insieme alle sorelle, Francesca e Valentina, acquistò nel 1983 i dipinti murali staccati dal monastero delle ‘Palazze’ affinché fossero esposti nel costituendo Museo del Ducato con sede nella Rocca di Spoleto”.

Dario Pompili ha quindi aggiunto che Luigi Antonini fondò nel 1960 l’Associazione Amici di Spoleto e fu consigliere dal 1961 dell’Azienda Turismo e fondatore, nel 1962, dell’Ente Rocca, istituzione attraverso la quale furono avviate le azioni necessarie affinché il carcere fosse trasferito dalla Rocca all’attuale sede di Maiano, aprendo la strada al recupero del monumento: “Il tema del recupero della Rocca quale volano per lo sviluppo della città – ha spiegato Pompili – è stato un elemento di fondo dell’attività di Luigi Antonini, per questo si impegnò su diversi fronti. Ma non solo, il suo impegno per il territorio spoletino si è espresso anche con la istituzione della Fondazione ‘Francesca, Valentina e Luigi Antonini’ che prima attraverso di lui, poi con il nipote Enrico Corsetti Antonini e infine, oggi, con il pronipote Camillo Corsetti Antonini, prosegue nella sua opera di sostegno alle attività culturali cittadine: una realtà che poche altre città possono vantare”.