Il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti è tornato a parlare del recupero dell’area dell’ex ospedale Calai, tema tornato attualissimo con l’avanzare del Covid, inviando anche una lettera al presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, all’assessore Luca Coletto, al direttore regionale Sanità Claudio Dario, al commissario straordinario Usl Umbria1 Gilberto Gentili e, per conoscenza, a tutti i consiglieri regionali e parlamentari umbri.
“In questo momento così difficile per tutti noi – si legge nella missiva – è necessaria una forte azione sinergica che metta al primo posto la salute e la sicurezza di tutti i cittadini e derubrichi lo scontro politico fine a se stesso“.
L’intera area dell’ex Calai di Gualdo Tadino è passata definitivamente di proprietà all’Usl Umbria 1 a seguito della sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione rispetto al procedimento giudiziario messo in atto dagli eredi Calai (durato ben 10 anni), che ne rivendicavano la proprietà. Tutta l’area e i relativi immobili sono quindi di proprietà pubblica ed in gran parte in disuso da ormai 12 lunghi anni, fatte salve le due palazzine dove c’è la sede di servizi territoriali e uffici amministrativi.
“Lo scorso maggio – sottolinea Presciutti – si era condivisa con l’assessore Coletto e i vertici Usl Umbria 1 la necessità di valorizzare le strutture di proprietà pubblica, anche a discapito di immobili in affitto dove ad oggi ci sono strutture e servizi della Sanità pubblica regionale. L’assessore stesso aveva dato mandato di richiedere una stima aggiornata sul valore degli immobili, per poi procedere celermente ad una verifica congiunta, previo confronto nell’esecutivo regionale che avrebbe dovuto portare all’avvio della fase di recupero dell’area, ma ad oggi non si hanno notizie in merito“.
“L’Emergenza Covid-19 – spiega Presciutti – ci ha posto di fronte a nuove e importanti sfide e allora, rispetto al recupero dell’Area e delle relative strutture, si impone un’accelerazione che auspico sia condivisa, che si articola in due assi fondamentali: da un lato il rafforzamento della medicina del territorio e dei relativi servizi, dall’altro lato un grande investimento sulla riabilitazione, tema di assoluta attualità ed in prospettiva molto importante legato alla gestione dell’emergenza Covid-19“.
Nello specifico, dunque, una parte importante della struttura andrebbe dedicata: ai pazienti che hanno superato il coronavirus, ma che ancora presentano un tampone positivo (fase sub-acuta); ai pazienti guariti dal coronavirus dopo giorni in terapia intensiva e che presentano gravi conseguenze fisiche, psicologiche e motorie; ai pazienti che hanno contratto il coronavirus, superato la fase critica, ma che si portano dietro danni al sistema respiratorio e al complesso delle relazioni personali, affettive e sociali legati alla sfera cognitiva individuale.
Un progetto che si occupa quindi di un periodo riabilitativo personalizzato a seconda dello stato di salute del paziente, da trascorrere o mediante ricovero o come Day Hospital all’ospedale Calai di Gualdo Tadino. Il tutto da svolgersi con un approccio terapeutico che, vista la complessità della patologia, sia multidisciplinare e preveda l’utilizzo in equipe di pneumologi, cardiologi, psichiatri, fisiatri, neurologi, psicologi, fisioterapisti, nutrizionisti, infermieri e OSS.
Gli obiettivi di questo progetto sono molteplici e personalizzati allo stato di bisogno del paziente: migliorare la dinamica respiratoria, ripristinare le capacità motorie, riabilitare il paziente dal punto di vista neurologico e cardiologico, fornire un adeguato supporto psicologico e relazionale, ripristinare un normale regime alimentare.
“Un progetto che va fatto a Gualdo Tadino – insiste il sindaco – perché nel centro Italia non esiste un altro posto che possa combinare insieme esperienza, competenza e conoscenza in ambito riabilitativo, con una salubrità ambientale ed una qualità di aria e acqua davvero eccezionali“.
Per Presciutti, dunque, esistono tutti i presupposti per un investimento che possa partire fin da subito sull’ex ospedale Calai: “Si potrebbe partire con un primo stralcio funzionale per recuperare la parte storica, con procedure semplificate e più rapide data l’emergenza, spendere le risorse già previste ed accantonate nei piani triennali degli interventi dalla Usl Umbria 1, per poter riconsegnare in breve tempo una struttura in grado di dare risposte sia nella fase emergenziale, che speriamo scemerà il prima possibile, sia soprattutto per la fase post emergenziale”.
Il sindaco ricorda infine come nella legge di bilancio 2021, licenziata ieri sera dal Consiglio dei Ministri, vi sia un articolo che stanzia 2 miliardi di euro complessivi, di cui più di 30 milioni andranno alla Regione Umbria per investimenti in sanità con particolare riferimento all’edilizia ospedaliera, “risorse importanti da utilizzare al meglio anche e soprattutto per il recupero dell’area dell’ex Calai” sottolinea Presciutti. “Abbiamo di fronte un’opportunità da cogliere tutti insieme, che non riguarda solo Gualdo Tadino ma l’Umbria intera: uniamo le forze per dare una risposta forte e chiara ai cittadini, la mia disponibilità e quella dell’Amministrazione comunale è totale, ma dobbiamo fare in fretta, agire subito perché ve ne sono le condizioni”.