Matteo Rosini, Maurizio Buscaglia, Alessandro Cappelletti (nella foto, di repertorio). Loro, un po’ più di altri, nel corso dell’anno “hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo” e per questo si sono visti assegnare il Premio MIIPA (most improved italian player award) 2019.
Nella suggestiva cornice della Rocca di Passignano nei giorni scorsi, su iniziativa di Trasimeno Flippers e Basket Passignano, è andata in scena la ormai tradizionale cerimonia del MIIPA, premio destinato nel settore del basket professionistico a chi si è distinto per essere migliorato maggiormente nel corso dell’anno.
Un Premio che fin dalle sue origini presta attenzione non solo alle prestazioni squisitamente agonistiche, ma anche all’aspetto umano degli atleti e alla loro costante volontà di migliorare e crescere.
Ad aggiudicarsi il Premio MIIPA under 15 è stato Matteo Rosini che nel ruolo di play maker milita nella Ponte Vecchio Basket e che ha compiuto grandi passi in avanti con un impegno quotidiano. Il riconoscimento gli è stato assegnato da Sandro Pinaglia, presidente del Basket Passignano Asd e da Gianvittorio Giannotti in rappresentanza della Federazione italiana pallacanestro – regione Umbria.
Il premio MIIPA come miglior allenatore è invece andato a Maurizio Buscaglia, neoallenatore della Pallacanestro Grissin Bon Reggio Emilia, con gloriosi trascorsi nel Perugia Basket e a Trento in Serie A1, a motivo del suo impegno nel corso della carriera nella valorizzazione dei giovani talenti. Per lui il riconoscimento è giunto da Emanuele Garroni, direttore tecnico del Trasimeno Flippers summer camp.
Ad aggiudicarsi il titolo di “miglior giocatore italiano migliorato” è infine stato Alessandro Cappelletti, della Segafredo Bologna (premiato dal presidente del Trasimeno Flippers Camp Stefano Rossi), considerato uno dei migliori talenti della sua generazione.
Ma la serata MIIPA non ha visto protagonisti solo i campioni dello sport. In una cerimonia che ha avuto come filo conduttore il tema “Lo sport è vita”, c’è stato spazio per una riflessione sul valore dell’attività fisica quale mezzo per raggiungere il benessere psico-fisico e a volta addirittura per superare stati patologici anche gravi.
A tal fine molto significativa è stata la testimonianza di Fabrizio Pepini, colpito da linfoma mantellare e fondatore dell’Associazione “Camminare guarisce”. Intervistato da Francesco Ippolito insieme all’oncologo Luca Marcomigni, Pepini ha raccontato di come abbia scoperto nella pratica del camminare un grande mezzo per affrontare la malattia. Toccante è stato pure il messaggio inviato di Federico (giovane giocatore di basket di Biella – serie A2) e Marina Massone che in un video raccontano la loro storia di donazione di midollo da fratello a sorella.
La serata si è svolta al culmine della decima edizione del “Trasimeno summer flippers camp” che per oltre una settimana ha visto impegnate decine e decine di ragazzi in molteplici attività sportive tra i comuni di Passignano, Tuoro e Magione.