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Premio Fondazione Carla Fendi, la prima attribuzione a Bob Wilson e ai 3 volte Oscar Ferretti e Lo Schiavo

Oggi, venerdì 6 luglio, alle ore 12.30 presso il Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, al termine del concerto di mezzogiorno del quintetto di fiati Beaufort, ha avuto luogo la prima edizione del Premio Fondazione Carla Fendi presieduta dal Direttore Artistico Giorgio Ferrara con la conduzione del giornalista e scrittore Corrado Augias.
Il Premio Fondazione Carla Fendi, pensato come riconoscimento a protagonisti illustri del mondo della musica, dell’opera, della danza, del teatro e del cinema, intende onorare personalità di alto valore nel campo della cultura e della creatività come testimoni illustri del nostro tempo e di eccellenza per il nostro futuro.
In questa sua prima edizione il Premio è stato attribuito al regista e coreografo Robert Wilson, presente a Spoleto 55 – Festival dei 2Mondi con “Lulu” di Frank Wedekind e agli scenografi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, vincitori di 3 Premi Oscar con “The Aviator” di Martin Scorsese (2005), “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street” di Tim Burton (2008) e il recente “Hugo Cabret” di Martin Scorsese (2012).
Il pittore e scultore Sandro Chia, presente alla premiazione, ha creato il Premio per la Fondazione Carla Fendi, un mappamondo in ceramica.
L’appuntamento, introdotto dal Direttore Artistico Giorgio Ferrara, è iniziato subito dopo il concerto con una performance dell’attore – autore Ascanio Celestini insieme a Gianluca Casadei, fisarmonicista.
E’ seguita poi la premiazione che ha visto Corrado Augias annunciare i nomi dei premiati il cui percorso artistico è stato riassunto in brevi e suggestivi filmati. Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo hanno dedicato il Premio a Carla Fendi, Presidente della Fondazione Carla Fendi, per il suo “grande amore per l’arte”. Robert Wilson, invece, con l’occasione ha ricordato di aver presentato al Festival dei 2Mondi nel 1974, quando era agli esordi della sua carriera, “A letter for Queen Victoria”, esprimendo la sua commozione nel sentirsi in un luogo a lui familiare e caro.