Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, e l’assessore alla cultura, Giuseppina Perla, indagati nell’ambito di un’inchiesta per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, peculato e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Insieme ai due amministratori comunali sotto inchiesta c’è anche la responsabile del settore finanziario che aveva firmato l’atto di liquidazione contestato. Al centro della vicenda c’è la discussa trasferta a Como – il 16 ottobre 2021 – di Alemanno e Perla per partecipare alla premiazione del libro sul terremoto scritto dal primo cittadino “Doppia Zona Rossa” (nella foto). Il primo cittadino in tale circostanza aveva ricevuto un premio di 1000 euro.
A presentare un’interrogazione in consiglio comunale – facendo poi scaturire l’inchiesta della Procura di Spoleto che ha delegato la Guardia di finanza – era stato il gruppo di minoranza Noi per Norcia a febbraio, dopo la pubblicazione all’albo pretorio del Comune di Norcia dell’atto (qui) con cui venivano rimborsate le spese della carta di credito in possesso al sindaco per i mesi di ottobre e novembre 2021. Tra queste, appunto, le spese di pernottamento (2 notti, per 160 euro ciascuna) ed il rimborso pasti per 14,49 euro. Per un totale di 334,49 euro. Ma non è solo questo che viene contestato ai tre indagati: nel mirino – si apprende dagli inquirenti – anche l’utilizzo dell’auto di servizio per tale “missione” istituzionale. Definita ufficialmente negli atti “trasferta a Como per ottava edizione premio internazionale di letteratura città di Como. Libro “Doppia Zona Rossa” + incontro con il vescovo di Como Mons. Oscar Cantoni”.
Subito dopo la presentazione dell’interrogazione da parte della minoranza, Alemanno si era difeso, contrattaccando e parlando di visita istituzionale al vescovo di Como a giustificare l’uso dei soldi dell’ente. E ricordando anche di aver annunciato che il ricavato del suo libro sarebbe stato riversato sul territorio, per il restauro di opere danneggiate dal sisma.
Sulla vicenda, però, come detto, sono state riscontrate anomalie da parte degli inquirenti, con la Procura della Repubblica di Spoleto che in questi giorni ha emesso un avviso di conclusione delle indagini nei confronti del sindaco, dell’assessore e della dirigente comunale, notificata dalla Guardia di finanza. Un’inchiesta che prende le mosse dal fatto che Alemanno e Perla sarebbero stati a Como “per finalità private”, per la “premiazione di un’opera autobiografica, in qualità di privati cittadini” e che dunque il rimborso spese richiesto sarebbe “illecito“.
Le attività di polizia giudiziaria, delegate alla Compagnia della Guardia di Finanza di Spoleto, inoltre, “hanno permesso di acquisire elementi probatori tali da ipotizzare che l’autovettura sia stata utilizzata, al di fuori delle esigenze di servizio, per scopi personali, e che risorse pubbliche siano state illecitamente impiegate per il pernottamento e per i pasti del sindaco e dell’assessore, al termine di una visita istituzionale”.
Con la notifica dell’avviso di conclusione, ora gli indagati avranno la possibilità di difendersi, depositando documentazione o chiedendo di essere interrogati. Al termine di ciò la loro posizione potrebbe essere rivista, con una richiesta di archiviazione della vicenda, oppure la tesi accusatoria portata avanti con la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm.