Terremoto

Preci, successo del convegno “Conoscere il terremoto”

Come è cambiato il territorio del centro Italia, e della Valnerina in particolare, dopo le scosse di terremoto degli ultimi mesi? Si è parlato di questo durante l’iniziativa “Conoscere il Terremoto”, organizzata a Preci dal geologo Paolo Masciotti, membro dell’associazione Aigeo (associazione italiana di geografia fisica e geomorfologia) nonché vicesindaco del Comune di Preci, che aveva appunto l’obiettivo di parlare di origini geologiche del sisma con gli esperti dell’Università di Camerino dopo i noti eventi che hanno colpito la Valnerina.

Gli autorevoli interventi hanno riscosso notevole successo e partecipazione di pubblico. Una vasta ed interessata platea ha seguito le relazioni scientifiche ponendo numerose ed appassionate domande alle autorità presenti. Al convegno, coordinato dallo stesso Masciotti, sono intervenuti: il professor Gilberto Pambianchi, che riveste anche la prestigiosa carica di Presidente dell’Associazione Aigeo, il Professor Emanuele Tondi, il professor Marco Materazzi e il geologo Vincent Ottaviani, Vice Presidente dell’Ordine dei Geologi della Regione Umbria.

Molto interesse ha suscitato la relazione del professor Tondi su “Aspetti geologici di un Terremoto: natura e genesi”: il geologo, con l’ausilio della proiezione di slides, ha illustrato l’evoluzione del terremoto e l’andamento degli eventi sismici in base all’analisi scientifica delle faglie relative al Centro Italia ed addirittura alle faglie locali, che sono oggetto di studio dell’Università di Camerino da molti anni.

Si è parlato inoltre dello sconcerto, destato nella popolazione della Valnerina a seguito dalla comparsa di un corso d’acqua, il Torbidone, sparito molti anni fa, e di altri fenomeni come i “sinkholes” (doline di crollo) o della presenza di fenomeni deformativi per frana lungo tutto il versante occidentale del Monte Vettore. Questo e molto altro è stato magistralmente spiegato dal professor Marco Materazzi che ha relazionato sugli “Effetti di superficie”, ovvero frane e modificazioni idrologiche di sorgenti e corsi d’acqua, indotti dagli eventi sismici di questi mesi.

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“Come amministratore e tecnico – ha affermato il Vicesindaco geologo – avevo da tempo avvertito il bisogno di offrire, per quanto possibile, una risposta scientifica alle domande, ai dubbi, alle ansie di una popolazione che con tenacia si sta impegnando per riprendere una vita “normale” dopo il terremoto. Offrire un approccio culturale al problema dovrebbe aiutare ad affrontare gli eventi sismici con maggiore consapevolezza, evitando allarmismi, dando magari maggiore tranquillità nel gestire la propria vita. E’ per questo motivo che, come Geologo, ho chiesto aiuto all’Università che mi ha formato, ai professori universitari, all’associazione AIGEO di cui sono membro, nonché all’Ordine dei Geologi della Regione Umbria, per costruire questa iniziativa pubblica, per incontrare la popolazione di Preci e dei territori vicini, per spiegare scientificamente l’evoluzione geologica di questo territorio e rispondere alle domande e alle preoccupazioni delle famiglie che si trovano ad affrontare questo triste momento. Vogliamo, per quanto possibile, spiegare e tranquillizzare la popolazione, con uno sguardo in particolare agli anziani ed ai bambini, che si trovano ad affrontare una paura difficile da gestire e da superare. La forza della natura è tale che nessuno può cambiare gli eventi ed impedire il verificarsi delle calamità, ma l’uomo oggi con le sue conoscenze scientifiche e tecniche, ha il potere ed il dovere di evitare le tragedie causate da errori di valutazione”.