È stato il MoVimento 5 Stelle con una nota inviata martedì 16 ottobre ed indirizzata al presidente della III commissione Leonardo Bordoni che ha richiesto con la massima urgenza (causa della tempistica estremamente stringente del 31 ottobre) di integrare la convocazione della seduta di venerdì 19 ottobre con l’audizione dell’assessore alle partecipate, del Presidente e del Direttore generale di ASM per avere immediati chiarimenti sulla gravissima, quanto già nota vicenda dei precari ASM. Richiesta che sembrerebbe essere stata accolta.
“Non per questo non possiamo che condannare senza alcuna giustificazione chi ha negato l’audizione in capigruppo – sottolineano i consiglieri del M5S – ed evidenziare con rammarico che tutto questo sta succedendo nell’apparente totale disinteresse del sindaco che non proferisce parola in un momento grave e di assoluta confusione in cui nessuno sembra sapersi districare.
Seppur le premesse non siano le migliori, auspichiamo comunque che ci sia unitarietà di intenti nel far piena luce in una vicenda che sta assumendo i contorni del grottesco fin dall’agosto scorso quando la questione fu fortemente strumentalizzata alludendo al decreto Dignità quale causa del disagio che stanno vivendo oggi i precari.
Illazioni assolutamente non vere in quanto la disciplina transitoria del D.lgs. n°87 del 12/07/18, il cd “Decreto dignità”, prevede in maniera inequivocabile che per i contratti in corso al 14 luglio 2018, in caso di PROROGA o RINNOVO entro il 31 ottobre, si applica la disciplina pre-vigente al D.lgs. n°87/2018, quindi non ci sarebbe alcun problema ad attuare una proroga dei contratti per ulteriori 12 mesi”.
Cosa che rimanderebbe solo il problema, non di certo lo risolverebbe visto che è da oltre 7 anni che le decine di lavoratori svolgono per conto di ASM Terni SpA numerosi servizi, dalla raccolta differenziata allo spazzamento stradale, attraverso contratti di somministrazione in agenzie interinali, e “costituiscono oggi una risorsa irrinunciabile che rischierebbe di causare gravi danni al servizio di raccolta differenziata qualora venissero meno.
Riteniamo inaudito che ancora oggi a pochi giorni dalla scadenza per il prolungamento dei contratti – concludono i pentastellati – non ci sia alcuna chiarezza sia sul concorso da poco prorogato in maniera discutibile da ASM sia futuro di circa 60 famiglie ternane della cui dignità sembra non interessare a molti”.