Con la modifica al calendario venatorio il 1° settembre si spara solo alla tortora, ma col cantiere scandito dalla tecnologia
Sarà come un gioco a premi per i cacciatori che in Umbria il 1° settembre decideranno di partecipare alle preapertura per la sola tortora. I vincoli del Piano nazionale e le modalità scelte dalla Regione per farle rispettare fanno ipotizzare che dai primi agli ultimi colpi non trascorreranno che poche ore. Tanto che qualche cacciatore ha già deciso di rinunciare.
Questo anche l’invito che le associazioni venatorie umbre erano tentate di fare ai propri associati. Ma poi ha prevalso la scelta di non rinunciare comunque a un giorno di caccia, pur con tante limitazioni.
L’integrazione al Calendario venatorio
Il carniere
Come previsto dal Piano nazionale, il carniere è di 5 tortore a cacciatore, ma il limite complessivo per l’Umbria è di 2971 esemplari. Cioè la metà (per difetto) di quel 5943 che è la media delle tortore abbattute negli ultimi cinque anni di tesserini letti dagli uffici della Regione, quelli cioè dal 2014 al 2018. Non importa quante tortore ci siano effettivamente nei campi umbri e quante transitino dalla Toscana al Lazio, dall’Emilia Romagna alle Marche, all’Abruzzo. Quelle sono le tortore segnate sui tesserini, quelli sono i tesserini che gli uffici sono riusciti a vagliare. Altri monitoraggi non sono previsti dalla normativa.
L’integrazione al Calendario venatorio
Il contatore con l’app: come funziona
Per conteggiare puntualmente il numero delle tortore abbattute, la società della Regione Umbria “PuntoZero” ha predisposto una apposita app, disponibile da mercoledì 31 agosto all’indirizzo www.abbattimenti.regione.umbria.it.
Gli uffici regionali affideranno delle password di accesso alle associazioni venatorie.
I cacciatori che vogliono uscire in preapertura dovranno chiedere alla propria associazione la password, da inserire insieme al numero del proprio tesserino e del cellulare.
Ogni volta che viene abbattuta una tortora, ogni 2 minuti va registrata attraverso la app. Quando si raggiunge il 60% del limite massimo arriva un’allert ai cacciatori. Quando si arriva all’80% la app viene chiusa, arriva un sms che indica la fine della giornata di preapertura.
Si caccia solo dove… c’è campo
Si caccia solo dove c’è campo, quindi. Ma non campi di girasoli o altro. Conta il campo del servizio internet del proprio telefonino. Perché la app deve funzionare, altrimenti si è passibili di multa.
Prima, però, ci sono altri passaggi. Quelli in Regione per la definitiva approvazione.