I conti non tornano e i cittadini di Pozzo lamentano discrepanze tra i numeri forniti dal sindaco Valentini e quelli che hanno spinto la Regione a blindare la città di Pozzo. Il sindaco parla di 17 positivi, ma l’ordinanza della governatrice Tesei, emanata in base alla nota del Commissario straordinario della Asl Umbria 2, individua una situazione diversa: “su 400 abitanti – si legge – dal 13 marzo c’è stata l’evoluzione di un cluster che ha visto al 27 marzo il coinvolgimento complessivo di 53 persone, tra positivi e contatti”.
Nello specifico 21 positivi, il 5,5 per cento della popolazione, 84 per cento dei test eseguiti sono risultati positivi. Il 13,9 per cento della popolazione risulta in isolamento fiduciario o contumaciale. Da qui la decisione della serrata per 14 giorni. Il sindaco dovrà verificare “lo stato di emissione di Ordinanze contumaciali per tutte le persone risultate positive al tampone per Covid-19, nonché la situazione aggiornata degli isolamenti fiduciari per tutti i contatti certi”. Si dispone “il divieto di allontanamento dal territorio della Frazione di Pozzo di Gualdo Cattaneo (PG) di tutte le persone ivi presenti per un periodo di quattordici giorni a far data dall’esecutività del presente provvedimento; divieto di accesso nella frazione di Pozzo di Gualdo Cattaneo (PG), salvo che per assicurare attività e servizi essenziali e fatta eccezione per il rientro al domicilio o alla residenza di coloro che fossero, per i motivi consentiti, fuori dalla Frazione alla data di valenza del presente provvedimento; sospensione, se presenti, delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali di pubblica utilità; sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, ad esclusione di quelle necessarie a garantire il sostentamento, l’allevamento degli animali, le attività non differibili; sospensione, se presenti, di tutte le attività produttive e commerciali ad esclusione dei negozi di generi alimentari e di prima necessità (farmacie e parafarmacie – fornai – rivenditori di mangimi per animali – distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico – commercio al dettaglio di materiale per ottica; delle attività di trasporto connesse al rifornimento di beni essenziali) dei presidi sociosanitari esistenti: casa della salute, casa di riposo, e case residenze per anziani non autosufficienti; sanificazione delle aree comuni da parte del Comune secondo le linee guida già trasmesse ai Comuni dalla funzione Enti Locali del Centro Operativo Regionale; divieto di assembramenti o riunioni di ogni genere”.
“Il passaggio in ingresso e in uscita dalla frazione è comunque consentito al personale militare, alla protezione civile, alle forze di polizia, ai vigili del fuoco, al personale medico e sanitario, ai farmacisti e ai veterinari; sospensione, se presenti, di tutti i cantieri di lavoro; chiusura al pubblico, se presenti, dei cimiteri comunali, garantendo, comunque, la erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione, cremazione delle salme; chiusura dei parchi pubblici, orti comunali, aree di sgambamento cani, aree sportive a libero accesso, servizi igienici pubblici e privati ad uso pubblico e divieto di utilizzo delle relative strutture; soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici; saranno comunque garantiti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed il servizio di consegna a domicilio alle persone in isolamento contumaciale e fiduciario di farmaci e generi alimentari, se necessario”.