Acqua e Rifiuti

Pozzi contaminati a Massa Martana, l’interrogazione del Movimento 5 Stelle

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, annunciano la presentazione di una interrogazione all’Esecutivo di Palazzo Donini in merito alla contaminazione delle acque dei pozzi che si sarebbe registrata nella frazione Castel Rinaldi di Massa Martana.

Nell’atto ispettivo i consiglieri di opposizione chiedono se “a seguito dell’indagine dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa), che ha accertato la correlazione tra le elevate concentrazioni di nitrati e l’attività dell’azienda agricola ‘Center Pig’, nonché a seguito del video pubblicato su Facebook e relativo ad irregolari sversamenti di reflui sui terreni, la stessa Arpa abbia poi proceduto a ulteriori approfondimenti al fine di verificare l’accaduto e le conseguenze rispetto alla normativa vigente e alle disposizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale, comunicando se siano state informate le autorità preposte”.

Nel documento si domanda inoltre “come si pensa di procedere per ripristinare immediatamente lo stato ambientale dei luoghi, soprattutto relativamente alla concentrazione di inquinanti nelle acque, in modo da consentire al Comune di Massa Martana il ritiro dell’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua”.

I motivi dell’interrogazione

“Nel mese di aprile 2018 Arpa Umbria – spiegano i consiglieri M5S – ha comunicato l’esito dell’indagine sulla contaminazione da nitrati nelle acque sotterranee nella zona nord-ovest di Massa Martana, località Castel Rinaldi. Indagine effettuata a seguito del superamento dei limiti di legge dei valori relativi ai nitrati nelle acque sotterranee prelevate dai due pozzi interni all’area nella quale è localizzata la società agricola ‘Center Pig’. Dalle analisi è emersa la correlazione tra la presenza dei nitrati e l’ubicazione dei terreni destinati all’utilizzazione agronomica dei liquami zootecnici. Alla luce dell’indagine Arpa, il Comune di Massa Martana, su sollecitazione di ASL Umbria1, ha emesso ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua proveniente dai pozzi di proprietà della zona per gli usi connessi all’alimentazione e per uso irriguo su prodotti ad uso alimentare, stante il superamento dei parametri sia chimici che biologici”.