La Fondazione Umbria per la Prevenzione dell’Usura O.n.l.u.s. – E.T.S. si rinnova e, d’intesa e con il contributo della Regione, amplia i suoi interventi a sostegno delle famiglie umbre in difficoltà. I nuovi progetti sono stati illustrati oggi a Palazzo Donini dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e dal Presidente della Fondazione Umbria per la Prevenzione dell’Usura O.n.l.u.s. – E.T.S., Fausto Cardella, che hanno sottoscritto una convenzione “per il sostegno al percorso di superamento della crisi da sovraindebitamento” finalizzata all’attivazione di un bando “Tutela del sovraindebitato”, per il quale la Regione ha stanziato 40mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025.
Nel corso della conferenza stampa è stato presentato anche il nuovo logo della Fondazione, ideato dall’architetto Matteo Ferroni.
“Dall’analisi dell’economia dell’Umbria emergono risultati positivi, fra i migliori registrati in Italia – ha rilevato la Presidente della Regione Tesei – ma allo stesso tempo emerge una situazione di povertà relativa che interessa il 9,4% della popolazione, circa 80mila umbri. Fin dall’inizio, le nostre politiche regionali sono state attente a creare le condizioni abilitanti per le imprese, per lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro, senza mai perdere di vista gli interventi per le fasce più deboli, mettendo in atto interventi a favore delle famiglie, dei giovani, delle persone con disabilità. Insieme al presidente della Fondazione, Fausto Cardella, cui plaudiamo e al quale siamo grati per la importante azione sociale rivolta alle famiglie, oggi presentiamo il marchio che rappresenta la nuova veste della Fondazione e le attività con cui questo impegno continuerà a sostanziarsi”.
“Abbiamo stanziato a questo scopo un finanziamento straordinario aggiuntivo di 90mila euro per il 2023 – ha detto la Presidente – che porteranno a 240mila euro il contributo della Regione quale socio della Fondazione. Inoltre, con la convenzione sottoscritta oggi, abbiamo stabilito di stanziare un contributo a fondo perduto per 40mila euro annuali per i prossimi tre anni in favore dei residenti in Umbria che, a causa di sovraindebitamento, incontrano difficoltà nell’accesso al credito e sono quindi potenziali vittime di usurai. Sarà la Fondazione a pubblicare e gestire il relativo bando”.
“Nostro intendimento – ha rilevato – è che la Fondazione possa diventare uno strumento di inclusione sociale. Voglio pertanto lanciare un messaggio e un appello a tutti gli attori sociali di questa regione, Comuni, Province, altre Fondazioni: è fondamentale che ciascuno faccia la propria parte, unendosi in un lavoro di squadra e mettendo insieme le risorse affinché si sviluppi un effetto moltiplicatore e si possa intervenire in maniera più efficace ed incisiva per contrastare una crisi che sta cominciando ad intaccare, e questo è preoccupante, anche il ceto medio”.
La Presidente Tesei ha ricordato i risultati positivi della misura attivata nel marzo scorso a sostegno delle famiglie in difficoltà per il pagamento delle utenze di luce e gas. “Una misura molto utile, pur se ha ricevuto critiche, che ha visto l’Umbria anticipatrice in Italia e che è la stessa che ora sta attuando il Governo nazionale. Quella di concedere un prestito immediato, con rimborso dilazionato nel tempo, si è dimostrata la strada giusta. L’auspicio – ha concluso – è che sia una misura transitoria e che si possa tornare presto alla normalità, a beneficio dell’Umbria e dell’intero Paese”.
“La Regione ha individuato nella nuova Fondazione e nella rinnovata convenzione sottoscritta oggi uno degli strumenti della sua politica sociale – ha detto il Presidente Fausto Cardella – e questo ci onora ed è motivo di orgoglio. È stata stanziata una importante cifra, 120mila euro complessivi, che verranno erogati in forma di contributo a fondo perduto sulla base dell’avviso ‘Tutela del sovraindebitato’ che verrà pubblicato a partire dal prossimo anno. Accanto a questo – ha aggiunto – la Regione, già il più importante sostenitore della Fondazione, ha previsto per il 2023 un incremento di 90mila euro, in aggiunta ai 150mila euro annuali, a favore della Fondazione”.
“Mi sento di anticipare, e lo proporrò al Consiglio direttivo, – ha aggiunto – la riproposizione della misura per il contrasto al caro bollette, un’esperienza che è stata fortemente positiva e di cui hanno beneficiato 141 famiglie su tutto il territorio regionale, con un importo totale assegnato che sfiora i 120mila euro, per un importo medio per famiglia di 851 euro. Con il prestito, senza interessi, attivato ed erogato in tempi brevissimi, nel giro di due mesi, abbiamo aiutato famiglie monoreddito, con uno o più figli che studiano, con grande difficoltà di raggiungere la fine del mese senza aiuto, oppure i cassa integrazione, o famiglie di pensionati, da lavoro o con pensioni sociali e di invalidità”.
“Una attività che è ben rappresentata nel nuovo logo, nella mano che tira su un’altra mano – ha sottolineato Cardella – e che sta a simboleggiare la rete, il sostegno, la solidarietà su cui poter contare. Grazie anche al sostegno della Regione, vogliamo continuare a dare una mano alle famiglie. Che la Fondazione si evolvesse era necessario – ha proseguito – restando allo stesso tempo ancorati alle nostre radici e al territorio e i colori del nuovo logo non sono perciò casuali, è il verde dell’Umbria e delle sue colline, contrassegnate dagli ulivi. È una Fondazione rinnovata, che guarda al futuro con attenzione al presente, con interventi che siano di utilità per le persone. Ed è quanto ci proponiamo di fare, insieme e grazie alla Regione Umbria, auspicando il concorso di tutte le istituzioni che vorranno contribuire a questi progetti sociali attraverso la Fondazione”.
Il logo è stato illustrato dal suo ideatore, l’architetto Matteo Ferroni. “Siamo partiti dal concetto di rappresentare un ente che si rinnova e in questo senso è ‘amicizia’ la parola chiave, quello che si cerca in un momento di difficoltà personale, non il Palazzo, ma la ‘bottega sotto casa’. Nel cuore dell’Umbria – ha detto ancora – ci sono due mani che si stringono ed è una mano che solleva l’altra. Abbiamo scelto il colore verde, che è il colore dell’Umbria, della speranza, con un tono vivace, e il logo è stato pensato anche per adeguarlo ai nuovi canali di comunicazione sul web”.