La Corte d’appello di Firenze ha sospeso l’esecutività dell’ingiunzione di demolizione del complesso residenziale della Posterna. La decisione era attesa da giorni dopo l’udienza di un paio di settimane fa per discutere l’incidente di esecuzione avanzato da alcuni dei proprietari (attraverso gli avvocati Roberto Quirini, Massimo Marcucci, Manlio Morcella e Rocco Baldassini) proprio contro l’ordinanza demolitoria. Un atto che era stato emesso nei confronti delle 6 persone condannate nella sentenza definitiva per abuso edilizio, in cui si è sancito che quello che l’opinione pubblica ha da tempo bollato come ecomostro è una costruzione illegittima.
Dal Comune di Spoleto, in realtà, tempo fa era partita una lettera indirizzata alla Procura generale fiorentina in cui si evidenziava che visto le elezioni amministrative anticipate, l’amministrazione comunale non era nelle condizioni di poter decidere su un’eventuale acquisizione a patrimonio pubblico del doppio palazzo di via Interna delle Mura. Ipotesi, questa, che rimane tra quelle possibili per evitare la demolizione del compendio immobiliare, così come quella di una sanatoria.
Proprio su quest’ultimo tema (il Comune aveva rigettato una istanza sanante di alcuni privati) pende un ricorso presso la magistratura amministrativa che è tra le motivazioni che hanno spinto la Corte d’appello di Firenze a sospendere fino al 30 settembre la demolizione. La sanatoria, insomma, potrebbe salvare il doppio palazzo, anche se sui termini di essa è battaglia legale tra amministrazione comunale e privati. A caldeggiare in qualche modo per un accordo che porti ad evitare la demolizione sono gli stessi giudici, che nella sospensiva ricordano come diversi proprietari degli appartamenti risultano estranei al procedimento penale. Ora ci sono tre mesi e mezzo di tempo per trovare una soluzione.