Cronaca

Posterna, Comune stringe sulla sanatoria | Agenzia Entrate stima il valore

Il Comune di Spoleto stringe per risolvere l’annosa questione del doppio palazzo della Posterna, raggiunto un anno fa da un’ordinanza di demolizione emessa dalla Corte d’appello di Firenze. Dopo la sospensione temporanea del provvedimento a seguito della morte del sindaco Cardarelli e dell’avvicendarsi quindi della nuova Amministrazione comunale e vista la pendenza di un ricorso al tribunale amministrativo, ora la Giunta De Augustinis sta accelerando per chiudere una volta per tutti la vicenda.

L’obiettivo, più volte dichiarato, è quello di portare i privati proprietari a chiedere e pagare una sanatoria sull’edificio legato a doppio filo al parcheggio del primo stralcio della mobilità alternativa. Ed ora l’ente mette nero su bianco la impossibilità di “rimozione dei vizi delle procedure amministrative” e di restituzione in pristino dei luoghi, la demolizione vera e propria insomma. Così la strada che si sta perseguendo è quella di individuare il valore preciso del doppio palazzo della Posterna in modo di applicare su quello la sanzione pecuniaria alla base della sanatoria. A questo proposito, il Comune ha incaricato l’Agenzia delle Entrate di effettuare la stima.

E’ quanto si apprende da un’apposita determinazione dirigenziale datata 29 ottobre e firmata dalla dirigente all’urbanistica Barbara Gentilini nella quale si stanziano circa 4.400 euro a favore proprio dell’Agenzia delle Entrate per tale scopo.

Nell’atto si ricorda come “nell’ambito del Piano di ristrutturazione urbanistica adottato con deliberazione di C.C. n. 135 del 12 ottobre 1998, in accoglimento delle osservazioni presentate da privati proprietari di terreni inclusi nel perimetro del predetto piano, l’Amministrazione Comunale di Spoleto era previsto, tra l’altro, la realizzazione di un edificio privato per una volumetria residenziale di c.a. 15.000 mc.. In seguito, tale immobile è stato denominato ‘Palazzo della Posterna’”. Un doppio stabile, bollato dall’opinione pubblica come ‘ecomostro’, che poi è stato dichiarato illegittimo in via definitiva dalla magistratura, dopo anni di processi e la condanna di 6 persone per abuso edilizio (proprietario dell’area, costruttore, tecnici progettisti e tecnici comunali).

Per salvare  il complesso della Posterna dalla demolizione- che comporterebbe ripercussioni economiche per l’ente ma anche tecniche per il sistema della mobilità alternativa ed il parcheggio multipiano – ci sono delle scappatoie legali: una sanatoria, resa possibile dalla legge, oppure l’acquisizione a patrimonio pubblico da parte del Comune. Mentre quest’ultima ipotesi rimane la possibilità estrema, si punta tutto sulla sanatoria. Dunque nemmeno la nuova Giunta avrebbe trovato cavilli tecnici per regolarizzare in altro modo le procedure.

L’Amministrazione Comunale con propria decisione n. 99 del 05/09/2018 ha ritenuto che non sia possibile, in base a motivata valutazione, la rimozione dei vizi delle procedure amministrative o la restituzione in pristino e, conseguentemente, si potrebbe procedere ad applicare una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere valutato dall’Agenzia delle Entrate, anche sulla base di accordi stipulati tra quest’ultima e l’Amministrazione Comunale”. Da qui, quindi, la scelta di incaricare l’ente terzo di valutare economicamente la struttura, stimando un impegno di spesa di poco più di 4.400 euro.