L’ufficio postale di via Togliatti e i suoi “orari Covid” (in vigore ormai dal 25 maggio 2020) tornano all’attenzione del Consiglio comunale, con un’interrogazione di Massimo Minciotti (Pd).
Il consigliere di maggioranza ha chiesto se Poste Italiane avesse intenzione di “ripristinare gli orari pre-Covid 19“ e per quale motivo Città di Castello fosse “l’unica tra le maggiori città dell’Umbria con una sensibile riduzione dei servizi, mentre altrove gli orari sono tornati quelli standard”. Minciotti ha infine sollecitato la garanzia di un’offerta adeguata alle esigenze dei cittadini, “a cominciare dai bancomat, non sempre funzionanti”.
Ricordando la costante interlocuzione con Poste Italiane, il sindaco Secondi ha letto la risposta della responsabile territoriale della società. Nel far presente che 8 uffici postali dei 9 presenti a Città di Castello assicurino attualmente un orario standard al pubblico (come quello precedente l’emergenza sanitaria), Poste Italiane ha spiegato che all’ufficio di via Togliatti nel rione Madonna del Latte, “l’unico attualmente rimodulato causa Covid-19, gli orari rimarranno per ora invariati, ma sarà condotta una valutazione circa l’eventuale aumento dell’offerta“.
La responsabile territoriale ha inoltre chiarito come tutti gli 8 bancomat presenti nel territorio comunale risultino regolarmente operativi e che la verifica condotta negli sportelli del capoluogo e di Trestina abbia permesso di risolvere i problemi di funzionamento riscontrati in precedenza.
“Auspichiamo che la valutazione preannunciata abbia esito positivo per l’ufficio di via Togliatti, perché c’è una necessità che permane da tempo”, ha puntualizzato Secondi, evidenziando pure che “dal 31 marzo è terminato lo stato di emergenza per la pandemia e che quindi non c’è più l’esigenza di rimodulare gli orari”.
In sede di replica Minciotti si è detto “insoddisfatto della risposta di Poste Italiane. Si tratta di un ulteriore rinvio mentre a Gubbio e Foligno sono stati ripristinati gli orari pre-Covid 19”, ha osservato l’esponente Pd, che ha ribadito come l’ufficio di via Togliatti continui a osservare un orario ridotto, “con un’apertura di sole 3 mattine su 6 (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.20 alle 13.35, ndr). Per chi va al lavoro rappresenta un grosso disagio”.