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Poste in montagna? Il Comune offre i locali

Rimodulazione del piano industriale di Poste Italiane per non penalizzare i territori più marginali, evitando la chiusura degli uffici di Annifo e Capodacqua, e disponibilità, se necessario, di strutture comunali: è quanto proposto dal sindaco di Foligno, Nando Mismetti, e dall’assessore allo sviluppo economico, Giovanni Patriarchi, alla Direttrice regionale di Poste Italiane Spa, nel corso di un colloquio avvenuto ieri.

In una nota congiunta Mismetti e Patriarchi ricordano che “recentemente Poste Italiane s.p.a. ha presentato un Piano industriale che prevede la chiusura di 15 uffici postali e la ‘razionalizzazione’ di altri 18 nella sola Regione Umbria. Tali chiusure interesseranno il Comune di Foligno, per quanto riguarda gli uffici di Annifo e Capodacqua. L’Amministrazione Comunale di Foligno si è da subito attivata promuovendo un incontro sia con i sindacati interessati sia con la Direttrice regionale di Poste Italiane Spa. In tali incontri l’Amministrazione ha espresso il più netto disappunto e la propria contrarietà all’ipotesi di chiusura degli sportelli postali di Annifo e Capodacqua, poiché ritiene che tali scelte porterebbero ad indirizzare la presenza di Poste Italiane nelle zone più ricche e popolate, rischiando di produrre ulteriori difficoltà nelle zone più disagiate e marginali del territorio regionale e comunale, provocando una significativa riduzione dei servizi essenziali ai cittadini, in particolare a chi, come le fasce sociali più deboli, come per gli anziani, ha più difficoltà di spostamento. La Giunta non ritiene, pertanto, tali scelte adeguate al mantenimento del livello dei servizi e della qualità della vita dei cittadini residenti nei territori interessati dalla chiusura, aumentando il rischio di spopolamento dei territori collinari e montani”.