Gubbio e Gualdo

Post del senatore sui Ceri, insorgono eugubini “Politica non metta cappelli su Festa”

Continua spedito il percorso di coinvolgimento di tutte le istituzioni e le rappresentanze, per far sì che la grande volontà degli eugubini di riprendere la Festa dei Ceri possa essere di nuovo condivisa e concretizzata fra poco più di 3 mesi (il 15 maggio 2022).

Le sollecitazioni degli ultimi giorni hanno prodotto proprio ieri (10 febbraio), in Senato, la presentazione di un emendamento da parte del senatore Luca Briziarelli (Lega), approvato dall’Aula di Palazzo Madama, che, nel caso del protrarsi dello stato di emergenza, consentirebbe “di svolgere feste popolari e all’aperto, anche con modalità itinerante e in forma dinamica, riconosciute di notevole interesse culturale”.


Ceri 2022, Piano Sicurezza nelle mani del Questore, sindaco scrive anche a Tesei


Un risultato importante, ma che, come spiega oggi il sindaco di Gubbio Filippo Stirati, “non avrebbe dovuto in alcun modo essere connotato politicamente. Nessuno può mettere cappelli o fare fughe in avanti quando si parla di Festa dei Ceri: questo non solo non aiuta la nostra causa ma crea conflitti e reazioni a dir poco negative, tanto è vero che, in passto, chiunque abbia fatto il tentativo di strumentalizzare la Festa ne ha ricevuto indietro un danno, un boomerang. La Festa dei Ceri è cosa sacra per tutta la città”.

A far insorgere seriamente primo cittadino ed eugubini è stato soprattutto un post diffuso sui social da parte del senatore Franco Zaffini (Fd’I) il quale, sopra una foto della Corsa, in riferimento all’approvazione dell’emendamento sopracitato di Briziarelli, ha scritto: “Grazie anche al voto di Fratelli d’Italia e con il voto contrario di tutta la sinistra, quest’anno si potrà fare la Festa dei Ceri a Gubbio”.


Ceri in notturna, corsa “simbolica” per omaggiare Sant’Ubaldo


Un post che Stirati ha giudicato “stonatissimo e inaccettabile” mentre numerosi eugubini riempivano di commenti sdegnati e inferociti la bacheca del senatore.

Utilizzare l’immagine dei Ceri per veicolare messaggi politici è quanto di più errato, scorretto e inammissibile si possa immaginare – ha aggiunto il sindaco – Il percorso per la Festa 2022 è e deve continuare ad essere completamente e assolutamente bipartisan, all’insegna di valori comuni e della volontà di ogni eugubino, al di là di qualsiasi appartenenza politica, di tornare a vivere il 15 maggio. La Festa dei Ceri è simbolo della comunità regionale tutta e come tale va interpretato e vissuto”.

Domattina (12 febbraio) alle 12, intanto, a Palazzo Pretorio, si incontreranno (parte in presenza e parte in videoconferenza), lo stesso sindaco Stirati, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e i Parlamentari umbri, per avviare insieme una valutazione sul quadro normativo all’interno del quale poter consentire lo svolgimento della Festa dei Ceri 2022.