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Post-infarto: Associazione Cardiopatici Foligno denuncia sospensione Centro Riabilitazione Nocera Umbra

Un passo indietro nella terapia del post-infarto è quanto segnalato da Giuliano Piccioni, presidente dell’Associazione Cardiopatici Foligno. Il regresso avrebbe anche una precisa data: giugno 2011, mese che coincide con il pensionamento del dott. Paolucci. Episodio che ha sancito la sospensione dell’attività svolta dal Centro di Riabilitazione di Nocera Umbra. Questo quanto riportato nella denuncia del presidente dell’Associazione Cardiopatici Foligno, che prosegue descrivendo l’attività del centro. “In passato chi aveva la disgrazia di avere un infarto, le possibilità di sopravvivenza erano piuttosto limitate, come limitate erano le stesse terapie.” – Spiega Piccioni, e ancora – “La struttura complessa di Cardiologia dell’ospedale di Foligno con una eccellente “Emodinamica”, si avvale di medici brillanti e personale infermieristico molto professionale, che operano sempre con estrema diligenza. Visto però che la degenza ospedaliera sempre più breve ed orientata alla soluzione del problema dell’infarto del miocardio, non consente un adeguato intervento di stratificazione del rischio residuo, il paziente, dopo 10 giorni circa, (fino a giugno 2011) veniva inviato al Centro di Riabilitazione Cardiologica di Nocera Umbra per partecipare ad un programma di riabilitazione intensiva, secondo protocolli ben definiti. Al termine veniva fatta una attenta valutazione del rischio in maniera tale da fornire all’interessato indicazioni chiare e percorsi da seguire per facilitare il reinserimento alla quotidianità, con un corretto stile di vita.”
La segnalazione di Giuliano Piccioni si conclude con una richiesta di risposta da parte dell’Asl3. “Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni di una pronta riattivazione del servizio, la direzione generale dell’ASL 3 ha risposto sempre in maniera vaga ed incerta.
La Sanità ha fatto un passo indietro troppo grande per una comunità così numerosa di soggetti affetti da questa patologia cronica, (che resta sempre la prima causa di morte), e per di più in crescita. L’Associazione Cardiopatici Foligno denuncia all’opinione pubblica il persistere di questo grave stato di abbandono e sollecita la direzione ASL3 a risolvere il problema in tempi brevi.”