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Portone chiuso “apre” alle polemiche, Fi e MS “Gesto teatrale e inutile” | Pd con Presciutti

E’ finita da poche ore la curiosa protesta simbolica voluta dal sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, che ieri mattina ed oggi (fino alle 12) ha preteso di tener chiusa la porta del Municipio per “manifestare”, a suo modo, contro gli ennesimi tagli del Governo Renzi, che andranno soprattutto a discapito dei piccoli Comuni.

Il portone chiuso, ovviamente, oltre a creare qualche disagio per gli utenti, non ha certo risparmiato le polemiche, arrivate puntuali dall’opposizione, e più precisamente da Forza Italia e Morroni sindaco: “Il primo cittadino Presciutti – si legge nel comunicato congiunto – da un po’ di tempo è preda di comportamenti tanto grotteschi quanto sterili e lesivi dell’immagine e degli interessi della comunità. L’ultima prova in ordine di tempo è stata la decisione di chiudere il palazzo comunale, decisione sconsiderata e forma di contestazione destinata a non produrre il benché minimo effetto”.

Non rientra nei poteri di un sindaco ordinare la chiusura dell’accesso al Palazzo Comunale e a chi obietta che si tratta comunque di un’iniziativa dotata di un valore simbolico replichiamo che sarebbe bene scegliere altre modalità di protesta che non comportino disagi per i cittadini

I due gruppi di opposizione, infine, chiudono dando un consiglio al primo cittadino: “Alla prossima occasione in cui Presciutti dovesse avvertire il ‘dovere’ di dissentire dalle scelte della politica regionale o nazionale del suo partito di appartenenza ci risparmi gesta teatrali e ricorra ad un comportamento più sobrio ed anche più coerente, specie per persone abituate a tenere, come lui stesso dice, la schiena dritta. Stracci la tessera del suo partito ma, attenzione, lo faccia davvero, non si limiti, cedendo ancora una volta alla tentazione di abbandonarsi a gesti teatrali, a minacciare una tale scelta come già le è capitato di fare!

Alle seguenti parole Presciutti si è limitato a “rispondere” con un semplice post su Facebook, corredato dagli hashtag #iostòcongualdo e #chetristezza. Oggi, invece, ci ha pensato il Partito Democratico a parlare al posto del primo cittadino, condividendo a pieno il segno di protesta “contro gli ennesimi tagli che ormai da 7 lunghi anni si susseguono nei confronti dei Comuni e che rischiano di incidere molto negativamente sul mantenimento dei servizi essenziali per i cittadini”.

Le recenti prese di posizione di alcune forze politiche di opposizione ne dimostrano la pochezza, i tagli non sono iniziati oggi ed in passato chi aveva responsabilità di governo se ne è stato zitto pur di non disturbare i governi amici o presunti tali, né teatralità né tanto meno sobrietà, ma solo silenzio, che in certi casi equivale ad un assenso o peggio ancora complicità!

Il Sindaco, – aggiunge il Pd – a tutela degli interessi della propria comunità, ha messo da parte la sua appartenenza con coraggio ed autorevolezza, preferendo agire nell’interesse collettivo piuttosto che di una parte. I gesti ed i comportamenti teatrali non sono certo quelli del Sindaco ma quelli di uno sparuto gruppetto di reduci che pur di criticare è disposto a tutto inanellando una lunga serie di brutte figure. Evidentemente c’è ancora chi rimpiange gli anni del suo fallimentare mandato amministrativo finito con un commissariamento. Non lo rimpiangono di certo i gualdesi che dopo anni di silenzi e promesse mai mantenute, possono finalmente avere un Sindaco che mette gli interessi di Gualdo e dei gualdesi prima di tutto, anche a costo di diventare scomodo”.