Categorie: Cronaca Spoleto

Porta in faccia a 45 consiglieri Confcom

Era a dir poco furibondo il presidente dell’Ascom di Spoleto, Leonello Spitella, che ieri ha ricevuto i 45 consiglieri della ConfCommercio, presenti in città per una assemblea straordinaria del Consiglio Provinciale. E già perché Spitella ci teneva a mostrar loro la Rocca Albornoziana e l’annesso Museo del Ducato, inaugurato da pochi giorni. Ma quaranta giorni non sono bastati per ottenere dalla Sovrintendenza l’autorizzazione necessaria per consentire l’accesso all’antica struttura albornoziana, simbolo e vanto della città. Ma veniamo ai fatti. E’ il 9 agosto quando dall’Ascom parte via email la prima richiesta al gestore della struttura, la Cooperativa Sistema Museo, con la quale viene specificato anche il carattere straordinario della celebrazione di un Consiglio Provinciale di Confcom, la nota organizzazione di categoria delle piccole e medie imprese del commercio che conta numerosissimi iscritti in Umbria. Il programma, pensato da Spitella, prevede, dopo i lavori del consiglio, una visita alla Rocca e a seguire una cena conviviale. La richiesta viene così passata anche al prof. Bruno Toscano (Associazione La Rocca) e all’Ufficio dei Beni Culturali di Perugia. La richiesta della AsCom trova una immediata risposta sia da parte della cooperativa, sia del professor Toscano i quali però rimandano l’autorizzazione finale per l’apertura straordinaria di Museo alla competente dirigenza della sovrintendenza.

Il 27 agosto, senza ancora alcun cenno da parte dei dirigenti che fanno capo al dicastero del ministro Rutelli, parte il primo sollecito. Neanche la Giunta di Spoleto, informata del fatto, riesce a sbrogliare la faccenda. Almeno fino a due settimane fa, al 7 settembre per la precisione, quando si riesce finalmente ad avere un colloquio telefonico con la dirigente incaricata della sovrintendenza. Che, stando alle notizie raccolte da Tuttoggi.info presso l’AsCom, si sarebbe lanciata in una lunga digressione sull’opportunità di inviare certe richieste non con la mail ma con il fax. Iniziano a questo punto una lunga serie di ostacoli in tipico stile nazional-burocratico: a cominciare dal fatto che, essendo la Rocca chiusa il martedì, ci sarebbe bisogno di una deroga. Non solo. C’è anche il problema dei custodi che, per entrare in servizio nei giorni di chiusura, devono ricevere una autorizzazione il cui iter è alquanto lungo e gravoso. Il tutto condito con la stesura di un contratto di prestazione occasionale da redigere solo per il giorno incriminato. Ironia della sorte proprio ieri mattina, poco prima dell’avvio dei lavori del Consiglio Provinciale, un postino si è presentato a Spitella con una lettera dei Beni Culturali. Che fosse la lieta notizia da tanti giorni attesa? Neanche a parlarne. Pochi secondi per apprendere “l’assoluta impossibilità” di aprire la struttura pubblica relativamente al Museo del Ducato. La questione rischia di scatenare un vero polverone fra gli enti coinvolti, anche se ci sarebbe già un precedente. In occasione dell’ultima festività di ferragosto anche il Comune di Spoleto aveva richiesto l’apertura della Rocca. Ma anche in quel caso si sarebbe verificato il diniego ad usufruire della maestosa struttura. Come non ricordare la celebre canzone scritta da Mogol e Battisti:

29 Settembre …seduto in quel caffè…..

carvan.