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PORCHETTIAMO: A SAN TERENZIANO L'ULTIMO GIORNO DEL FESTIVAL DELLE PORCHETTE D'ITALIA

Anche oggi, dopo la festosa e godereccia partenza di ieri, il goloso cibo di strada della porchetta sarà di nuovo l’indiscusso protagonista delle piazze e delle strade di San Terenziano. Tutte insieme “sfileranno” ancora le diverse porchette d’Italia, quest’anno ancor più selezionate sotto il profilo della qualità, dell’artigianalità e della genuinità del prodotto, attraverso le continuità e le differenze negli ingredienti e nella produzione.

Intanto venerdì pomeriggio a Gualdo Cattaneo è andato in scena il tradizionale prologo dell’evento con un’interessante tavola rotonda presso la Sala Consiliare. Dopo i saluti di Andrea Pensi, sindaco di Gualdo Cattaneo, Giuliano Sfascia, assessore al turismo, e Roberto Bertini, assessore all’agricoltura e al turismo della provincia di Perugia, moderati dal giornalista enogastronomico Antonio Boco, Rita Boini, esperta di cucina popolare e Ivo Picchiarelli, esperto di storia e cultura dell'alimentazione, hanno affrontato le tematiche relative alla storia, la cultura e le dinamiche più peculiari e attuali che ruotano attorno al maiale, alla porchetta e al cibo di strada. “Mettere a confronto le varie porchette italiane – è stato detto – significa confrontare popolazioni e territori diversi, tra forti identità e vere autenticità”.
Per l’occasione, è stato presentato anche il marchio di qualità della Porchetta di Grutti, un marchio nato soprattutto grazie all’effetto trainante di un evento come Porchettiamo. Quella di Grutti, infatti, è una delle porchette italiane di più lunga tradizione e questo borgo umbro può vantare la più alta densità di porchettai del mondo, visto che ci sono ben 7 aziende produttrici a fronte di una popolazione di circa 500 abitanti.

E oggi a San Terenziano invece, ancora per un giorno, il pubblico, con gli stand aperti dalle ore 10.00 e fino alle ore 22.00, potrà ancora scegliere tra le diverse tipologie presenti, che si differenziano da luogo a luogo per ingredienti, sapore, aromi e spesso anche cottura. Tra le altre, sono presenti porchette da Ariccia (Lazio), dalle Marche, dall’Abruzzo, dalla Campania e dall’Umbria (con veri e propri “Grand Cru” come Grutti, Costano, Bevagna, Todi e Casalalta).
Ma le due grandi novità che hanno subito conquistato alla partenza la terza edizione del festival delle porchette d’Italia, oltre ai panini ad hoc senza glutine per i celiaci, sono la porchetta prodotta con maiale nero (Campania) e quella con maiale… verde! A partire cioè da un animale allevato in maniera tradizionale, naturale, alimentato con i soli prodotti della fattoria perugina Agri Simba e trasformato in porchetta grazie alla collaborazione con la Santa Croce Carni di Perugia.
Durante Porchettiamo, la presenza dei migliori produttori d’Italia di porchetta e dell’Enoteca della Strada del Sagrantino, con la conseguente possibilità di degustare o comprare i grandi vini di Montefalco e abbinarli a questo strepitoso cibo, sta ricreando in chiave elegante e contemporanea, la suggestiva atmosfera delle antiche “fraschette”, luoghi privilegiati per il consumo di vino e porchetta. Un posto magico e antico, sicuramente di origine medioevale, con qualche antenato nell’antica Roma, quando i contadini delle campagne, in viaggio verso la capitale, necessitavano di punti di ristoro durante il tragitto. Tra i cibi più “gettonati” c’era sicuramente la porchetta, il cui connubio con questi locali ha reso inscindibile questo legame.
Per restare in tema di felici accostamenti, sul fronte delle birre vengono proposti a Porchettiamo diversi appuntamenti, tra cui le degustazioni presso la Birroteca Artigianale, un punto di assaggio e di vendita delle migliori birre artigianali italiane. E per decretare, tra birra o vino, il matrimonio perfetto con la porchetta ci sono degustazioni guidate dei pregiati vini, condotte dal giornalista enogastronomico Antonio Boco, e sul fronte delle birre artigianali italiane invece a menare le danze è Nicola Utzeri, uno dei massimi esperti del settore ed editore di Fermento Birra.

Numerose e varie le altre iniziative in programma sempre per oggi: il “Divin Porchetto” è una vera e propria esposizione dedicata al maiale, tra storia, tradizione e design, con foto, storici utensili e infine innovative opere di design legate al maiale curate dall’Istituto Italiano Design; il Mercatino dei Prodotti Tipici e dell’Artigianato Artistico del territorio (tra cui i lavori con la celebre pietra rosa di San Terenziano); il concorso di fotografia di strada “Scattiamo!”; le numerose attività collaterali per famiglie e bambini impreziosite da musica e dalla gioiosa presenza di artisti di strada che si alterneranno per le vie del paese con spettacoli e intrattenimenti di ogni genere; il “Pig-Nic”, appuntamento con porchetta e vino sull’erba; il Raduno della Lambretta, capace di richiamare appassionati e collezionisti da tutta Italia.
E poi ancora, questa volta a Grutti, dalle 10 alle 20 è stata organizzata nella piazza del paese una grande rappresentazione della lavorazione del maiale in abiti medievali, a cura della Pro Loco di Grutti. Ovviamente sarà anche possibile gustare questa prelibatezza e spostarsi facilmente da Grutti a San Terenziano (e viceversa) grazie al servizio navetta allestito dall’organizzazione di Porchettiamo.