di Fabrizio Cardarelli e Angelo Loretoni (*)
Da alcuni giorni, si stanno intensificando le voci su una possibile modificazione del possesso delle quote della BPS, con un aumento delle probabilità che il nuovo titolare del pacchetto di maggioranza sia il Banco di Desio e della Brianza.
Sino a quando non si conosceranno le reali condizioni della BpS e non verranno rese note le proposte di piano industriale dei concorrenti, ovviamente d’intesa con la Banca d’Italia, sarà difficile percepire le vere motivazioni di una scelta che potrebbe rivelarsi molto penalizzante per la Città di Spoleto. In attesa di capire meglio e di esprimere una opinione circostanziata, vanno sottolineati alcuni punti fermi:
1) La semplice ipotesi che la Banca torni alla mercé di alcuni personaggi che hanno guidato tale Istituzione con stupefacente “disinvoltura”, indurrebbe, stando alle voci, la Bankit a sbaraccare tutto il vecchio assetto societario, voltando pagina in modo radicale, ma di fatto penalizzando le migliaia di incolpevoli soci della Cooperativa ScS
Di fronte ad un rischio sempre più incombente, la politica cittadina, a cominciare dal Sindaco e dalla Giunta Comunale, ha preferito far finta di non vedere, voltandosi dall’altra parte, sperando forse di far dimenticare le antiche connivenze, che hanno visto in campo, a fianco del vecchio management bancario, parlamentari di destra e di sinistra, amministratori comunali, esponenti delle Istituzioni. Ora è arrivato il momento di dire basta e di gridare alto e forte che l’onestà e la legalità debbono tornare ad ispirare ogni comportamento e che in futuro la Banca debba continuare a mantenere il suo ruolo insostituibile al servizio del territorio e della sua economia.
In conclusione chiediamo urgentemente al Sindaco e alla sua immobile e distratta maggioranza di decidersi a rompere questo ingiustificabile menefreghismo sulle sorti della nostra Banca.
E’ indispensabile che la Città faccia sentire la sua voce e che si eviti, come temiamo, che la nostra Cittadinanza ed i soci coinvolti debbano apprendere, magari da qualche soffiata di un organo di stampa, che la nostra BPS non esiste più, e con essa la Cooperativa SCS, ultimo baluardo, purtroppo fragile, degli interessi di Spoleto nel suo corpo societario.
(*) Capigruppo Lista civica “Rinnovamento per Spoleto” e “Lista Loretoni”
PopSpoleto, Rinnovamento sollecita sindaco, pd e psi a prendere posizione
Lun, 10/02/2014 - 00:17