Carlo Ceraso
Sulla PopSpoleto arriva un’altra doccia gelata, firmata dalla Banca d’Italia che ha comunicato alla governance di piazza Pianciani di aver sospeso il procedimento dell’autorizzazione all’aumento di capitale approvato lo scorso 10 agosto e le modifiche allo Statuto votate dal Cda la scorsa settimana e che avevano sollevato una dura presa di posizione da parte della politica cittadina e dei sindacati di categoria.
Stop alle delibere – Tuttoggi.info aveva già segnalato che la tanto attesa autorizzazione di palazzo Koch non era ancora arrivata. Nel pomeriggio la nota ufficiale pubblicata sul sito istituzionale Bps che ha procurato non poco scalpore in città. Leggiamola: “Si rende noto che la Banca d’Italia, in data 21 settembre 2012, ha comunicato che, in merito al progetto di aumento di capitale e di modifica dello Statuto, deliberati dall’Assemblea straordinaria dei soci del 10 agosto scorso, e al progetto di modifica dello Statuto, come comunicato al mercato il 18 settembre scorso, il procedimento di rilascio del provvedimento di accertamento di cui all’art. 56 del T.U.B. è sospeso fino al completamento dell’accertamento ispettivo in corso presso la Banca”.
L’aumento di capitale – come si ricorderà in quella data l’assemblea dei soci aveva approvato all’unanimità dei presenti l’aumento di 30milioni di euro. Decisione presa all’unanimità dei presenti, ovvero del 79,07% del pacchetto azionario, inclusa la quota di Banca Mps che pochi giorni prima aveva rotto i patti parasociali e chiesto di essere liquidata della propria quota, poco meno di 100 milioni di euro. Era passata invece a maggioranza, con il voto contrario di Mps, la proposta di attribuire al Cda la delega ad emettere obbligazioni convertibili per massimo 70milioni di euro (qui).
Le modifiche allo Statuto – congelate per il momento anche le proposte di modifica allo Statuto approvate a maggioranza dal board che prevedevano, fra le altre, la possibilità di spostare la sede sociale e la direzione generale (vedi il dettaglio). Proposta quest’ultima che aveva sollevato l’intero consiglio comunale che ha approvato un ordine del giorno con il quale impegnare il sindaco Daniele Benedetti ad avviare ogni iniziativa “per scongiurare l’eventualità di un trasferimento”. A tal proposito c’è da registrare una novità di non poco conto, anche sotto il profilo politico: il gruppo Pdl, infatti, verificata anche l’insussistenza di incompatibilità dei propri consiglieri (2 sono dipendenti Bps – Cretoni e Militoni – come pure la moglie del capogruppo Petrini) ha apposto la propria firma sul documento che riceve così l’approvazione dell’intera assemblea. E’ la prima volta che il Popolo delle libertà, di cui il presidente Giovannino Antonini è uno dei più ascoltati e influenti sostenitori, interviene in maniera così netta nei confronti di piazza Pianciani. Segno, forse, che i tempi stanno cambiando. E’ molto probabile che già questo pomeriggio (mercoledì 26) il parlamento cittadino discuterà l’odg (leggi il testo) e passerà a votarlo.
La firma del vicario – Non sfugge la firma apposta sul comunicato dal vicepresidente vicario Michelangelo Zuccari. E’ il terzo comunicato consecutivo che vede ‘assente’ il presidente D’atanasio, la cui ultima firma, ad eccezione di un paio di comunicazioni di rito, risale ormai al 10 agosto scorso, in occasione proprio del verbale dell’assemblea straordinaria.
Le trattative – lo stop imposto dalla Vigilanza rischia di decelerare bruscamente le trattative avviate da Antonini per cercare un partner disposto a rilevare la quota di Rocca Salimbeni. Il presidente della Scs, Coop. che controlla PopSpoleto, si era addirittura spinto ad annunciare all’agenzia di stampa Bloomberg la data del 15 ottobre prossimo entro la quale informare il mercato sul nome dell’acquirente del pacchetto senese (qui). Data che a questo punto rischia di slittare, se è vero che gli ispettori potrebbero finire la loro attività intorno alla fine di ottobre.
Operazione Chocogold – intanto una nota dell’ufficio politiche commerciali Bps, a firma di Francesca Laudenzi, annuncia per il prossimo 1 ottobre la presentazione presso l’Etruscan Chocohotel di Perugia della campagna “Chocogold”, il “certificato dalle uova d’oro” che promette il 4% di interesse annuo lordo. E’ probabile che si tratti di una operazione simile a quella che lo scorso anno, ribattezzata “Chocobond” (allora fu varata con tasso di interesse fisso al 5% per due anni e importo minimo di 1.000€), consentì alla PopSpoleto di raccogliere 70 milioni di euro.
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