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POPOLARE SPOLETO, TUCCARI NUOVO DG, MPS VARA 4 CONSIGLIERI, ANTONINI (SCS) PUNTA SU BENOTTI

Carlo Ceraso

Francesco Tuccari è il nuovo direttore generale della Banca Popolare di Spoleto. La notizia, già anticipata nei giorni scorsi, ha registrato finalmente il varo del Cda dell’istituto di credito rimasto da più di 2 mesi senza il d.g. per la sospensione di Alfredo Pallini con i quale nei giorni scorsi è stato trovato un accordo bonario per risolvere la querelle scaturita dopo la ormai famosa (ma ancora sconosciuta) relazione della Vigilanza di Bankitalia che aveva richiesto le dimissioni della precedente governance. Dimissioni rassegnate da Giovannino Antonini che, uscito dalla finestra, è rientrato dalla porta quale nuovo presidente della holding Scs che controlla la Banca grazie al possesso del 51% del pacchetto azionario. Decisione non condivisa invece dall’avvocato Marco Bellingacci che si è dimesso da vice presidente vicario ma non dalla carica di consigliere (siede anche nel Cda Scs). Ma torniamo a Tuccari, la cui nomina è stata resa nota poco dopo le 19 con un comunicato a Borsa Italiana.
I 9 consiglieri del neopresidente Nazzareno D’Atanasio oggi (ieri per chi legge) hanno approvato l’incarico al dirigente, già condirettore generale della Banca Popolare Commercio e Industria (del Gruppo Ubi) e con un passato quale ispettore di Consob e per 3 anni di d.g. di Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni .
Il suo mandato decorrerà dal prossimo 18 aprile, giusto in tempo per seguire l’assemblea dei cosi fissata in prima convocazione dodici giorni dopo, il 30 aprile.
Un appuntamento che vedrà il ritorno in Cda dei 4 consiglieri in quota Monte dei Paschi e di quello che fa capo alla minoranza rappresentata dagli Eredi Patacconi (Coop Centro Italia ha deciso di non presentare alcun nominativo). Non trapela nulla circa i nomi dei candidati se non che il nominativo proposto dalla famiglia di imprenditori emiliani sarebbe di un noto notaio di Rimini.
Intanto però c'è una novità che sembra confermare la ritrovata intesa fra Scs e Rocca Salimbeni. La lista del Mps, infatti, sarebbe stata concordata con la Scs che avrebbe inserito (il condizionale è d’obbligo) anche un quinto nominativo, quello di Mario Benotti, d.g. di Newco Rai International e con un passato di giornalista parlamentare e di ex assistente di Alessio Gorla in Rai.
Benotti in effettidall'inizio dell'anno è stato più volte notato nella città del festival, sempre al fianco di Antonini. Due settimane fa ha trascorso l’intero week end a Spoleto.
Un uomo di peso (non solo per il fisico), molto vicino anche ad ambienti del Vaticano. Alcuni stamani si chiedevano come potrebbe entrare nel Cda, visto che le 14 poltrone saranno presto tutte assegnate. Una spiegazione potrebbe esserci: Benotti potrebbe andare a sostituire un dimissionario. Ambienti vicini ad Antonini fanno sapere che il presidentissimo auspicherebbe le dimissioni proprio del suo ex vicario, Marco Bellingacci che invece non vorrebbe saperne di abbandonare la carica.

In effetti il nome di Bellingacci, come ha più volte ribadito a microfoni spenti il diretto interessato, non comparirebbe esplicitamente nella Relazione degli ispettori di Palazzo Koch. Un punto di forza di cui l’ex vicepresidente intende avvalersi per rimanere in sella al Cda. Ma che fa intravedere delle nuove, inaspettate crepe nei rapporti fin qui saldi che poteva vantare Antonini. Su cui pesa, oltre alla citata relazione, anche la massima attenzione di alcuni esponenti del centro sinistra e del terzo polo, ma soprattutto l’inchiesta avviata dalla procura della repubblica di Spoleto.

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