Per la Procura della Repubblica di Spoleto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco è del tutto estraneo all’inchiesta relativa al commissariamento della Banca Popolare di Spoleto, nella quale sono coinvolte altre 7 persone, ma la piccola pattuglia di soci Aspocredit che, con il proprio esposto, avevano portato la Procura della Repubblica di Spoleto ad aprire un fascicolo sulla questione, non si arrende e avanza la richiesta di riaprire l’inchiesta sul numero uno di Palazzo Koch.
Insieme al Governatore Visco, erano stati iscritti nel registro degli indagati, lo scorso ottobre, i tre ex commissari straordinari della Bps Brancadoro, Boccolini e Stabile, i componenti del comitato di sorveglianza Corbella, Domenichini e Scognamiglio ed il presidente di Bps Lado. Pochi mesi dopo, a febbraio di quest’anno, la stessa Procura aveva chiesto l’archiviazione.
Oggi l’udienza al tribunale di Spoleto, davanti al giudice per le indagini preliminari Amodeo. Contro la richiesta di archiviazione ha presentato opposizione l’associazione Aspocredit, guidata da Carlo Ugolini, con l’avvocato Riziero Angeletti, autore materiale dell’esposto di ottobre 2015, presentato pubblicamente con tanto di conferenza stampa. A contestare l’opposizione all’archiviazione, erano presenti invece gli avvocati degli indagati, tra cui l’ex ministro della Giustizia Paola Severino, che rappresenta proprio Visco. Sarà dunque proprio il GIP Amedeo a dover decidere se accogliere l’istanza (e quindi rinviare gli atti al PM) oppure scrivere la parola fine su questa vicenda. La decisione è attesa nei prossimi giorni.