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Popolare Spoleto, chiude lo sportello di Preci. Sindaco Bellini infuriato scrive ai vertici della banca

La Banca Popolare di Spoleto decide di chiudere lo sportello di Preci e l’Amministrazione comunale, tramite il sindaco Pietro Bellini, scrive ai vertici dell’istituto di credito per esprimere la propria contrarietà ed invitarli a ritornare su questa decisione. Scoppia con un certo fragore il caso della “ritirata” dell'Istituto di Credito spoletino dal comune montano, lasciando di stucco anche per la repentinità della decisione. Subisce un brusco arresto dunque, quella politica industriale della banca, basata sulla apertura degli sportelli in più territori possibili, che negli ultimi anni è sempre stata il vanto degli amministratori dell'Istituto di credito. Vale la pena ricordare che anche su questo aspetto, si è da poco consumato il lungo braccio di ferro tra l'ex Presidente Giovannino Antonini e la Banca d'Italia. Ma la notizia sembra essere ben più ampia di ciò che riguarda tecnicamente il solo sportello di Preci.
Il provvedimento assunto dalla BPS scaturisce da una analisi del comitato tecnico e pare riguardi anche altri sportelli in Umbria. Prende corpo in effetti il piano di razionalizzazione industriale dell'Istituto, presentato dal nuovo D.G. Tuccari, che prevedeva a fronte di alcune chiusure, nuove aperture ritenute strategiche.
Ma il sindaco Bellini è netto sull'argomento, “è oltremodo penalizzante per il territorio di Preci perdere questo sportello bancario poiché Preci, pur essendo un territorio montano e quindi abitato stabilmente da un esiguo numero di persone residenti, nell’ambito del comprensorio della Valnerina si pone al terzo posto per il rilevante flusso turistico nazionale ed internazionale. Non a caso, nel comune preciano, sono numerose le attività ricettive extraalberghiere e si registrano attività economiche particolarmente rilevanti nella stagionatura del prosciutto e nell’ambito della ‘norcineria’ oltre che nel settore agricolo e terziario. Da non trascurare inoltre il servizio di tesoreria comunale svolto da sempre dalla Banca Popolare di Spoleto nonché di altri enti minori come le numerose Comunanze Agrarie presenti nel territorio.”
“Per l’amministrazione preciana – prosegue una nota odierna del comune- resta difficile comprendere le ragioni che hanno indotto l’istituto di credito ad assumere una decisione così penalizzante per un territorio che, tra l’altro, rientra anche nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.”
“È evidente – sostiene il sindaco Pietro Bellini – che alla giustificazione prodotta dall'Istituto della BPS, circa la non produttività dell'agenzia di Preci, si deve rispondere chiedendo all’istituto di credito di riflettere sulle cause che hanno comportato l'eventuale perdita dei clienti. In passato, molte sono state le difficoltà di approccio dei cittadini nei confronti dello sportello, campanelli di allarme che la direzione della BPS non ha mai voluto prendere nella debita considerazione”
“Per queste ragioni l’amministrazione comunale di Preci chiede con forza e determinazione di riconsiderare tale decisione e, soprattutto, di riprendere iniziative serie per il recupero della clientela nonché di assumere un diverso approccio nei confronti delle attività locali. Senza una operazione improntata alla buona gestione – conclude la dura nota dell'amministrazione preciana- la Banca Popolare dovrà presto chiudere, con le stesse motivazioni, gran parte degli sportelli presenti nei piccoli comuni creando un grave danno per la comunità, danno di cui la cittadinanza non ha nessuna colpa.”

(modificato h 18,41)