Luciano Camagni è il nuovo vice presidente della Banca popolare di Spoleto, nonché direttore generale di Banco Desio. Prende il posto di Luciano Colombini, cessato dalla carica il 27 aprile. La decisione è stata presa dal Consiglio di amministrazione di Bps che – su designazione degli organi consiliari della Capogruppo e previo parere del Comitato nomine e del Comitato remunerazione, nonché del Collegio sindacale ai sensi di legge – ha deliberato, durante l’ultima seduta, la cooptazione e la nomina a Vice Presidente e Presidente del Comitato Esecutivo del dottor Camagni.
Durante la stessa seduta il Cda (nella foto il presidente Stefano Lado) ha approvato il rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016. Banca Popolare di Spoleto, in sintesi, chiude il primo trimestre con un utile netto di 3,7 milioni di euro, in calo dai 7,6 milioni del 2015, che includeva però una variazione del perimetro delle attività (la cessione dello sportello di Milano in cambio di alcune decine di sportelli in Lazio e Toscana). L’utile include anche tra i costi 0,6 milioni di euro di contribuzione netta ordinaria per l’esercizio corrente al Fondo di Risoluzione europeo (SRM-Single Resolution Mechanism).
Le voci di ricavo caratteristiche della gestione operativa registrano complessivamente una contrazione del 19,2%, attestandosi a 39,9 milioni di euro, mentre il risultato della gestione operativa risulta pari a 13,8 milioni di euro, con un decremento di circa 11,2 milioni di euro. Al 31 marzo 2016 il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier1 è risultato pari al 9,5%.
Il totale delle masse amministrate della clientela al 31 marzo 2016 è risultato di circa 5,3 miliardi di euro, sostanzialmente in linea rispetto al saldo di fine esercizio 2015 (-0,3%). La raccolta diretta alla fine del primo trimestre ammonta a 3,4 miliardi di euro, con un incremento dell’1,2% rispetto al 31 dicembre 2015, attribuibile alla crescita della voce debiti verso clientela per circa 0,1 miliardi di euro (+3,2%) in parte rettificata dalla riduzione del saldo relativo ai titoli in circolazione (-21,3%). La raccolta indiretta ha complessivamente registrato al 31 marzo 2016 un decremento del 3% rispetto al valore di fine esercizio precedente, attestandosi a circa 1,9 miliardi di euro. La quasi totalità del saldo (96,7%) è riferibile alla clientela ordinaria che, pari a circa 1,8 miliardi di euro (-2,9%), evidenzia il decremento del comparto del risparmio amministrato di circa 0,1 miliardi di euro (-7,9%) parzialmente compensato dall’incremento del risparmio gestito (+3,4%).
Il valore complessivo degli impieghi verso clientela alla fine del primo trimestre dell’anno si è elevato a circa 3,4 miliardi di euro, con un incremento dello 0,7% rispetto al saldo di fine esercizio 2015. Al 31 marzo 2016 le attività finanziarie complessive della Banca sono risultate pari a circa 0,4 miliardi di euro, in aumento del 5,7% rispetto al consuntivo di fine esercizio precedente. Il Patrimonio netto al 31 marzo 2016, incluso il risultato di periodo, ammonta complessivamente a 258,7 milioni di euro, rispetto a 256,3 milioni di euro del consuntivo 2015. Il patrimonio calcolato secondo la normativa di vigilanza, definito Fondi Propri, dopo il pay out non superiore al 40%, ammonta al primo trimestre dell’anno a 249,9 milioni di euro (CET1 + AT1 242,3 milioni di euro + T2 7,6 milioni di euro), rispetto a 248,5 milioni di fine esercizio precedente.