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Popolare Spoleto in Assemblea | Votato bilancio e azioni responsabilità a ex-amministratori

Si è tenuta questa mattina, nella sede di Piazza Pianciani,  l’Assemblea Ordinaria dei soci della Banca Popolare di Spoleto, Gruppo Banco di Desio.

L’Assemblea aveva in discussione i seguenti punti all’Ordine del Giorno:

  • approvazione del Bilancio di esercizio al 31-12-2015 e la destinazione dell’utile relativo
  • relazione e deliberazioni sulle politiche di remunerazione ( secondo i dettami di Banca d’Italia e Consob)
  • nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione
  • deliberazioni inerenti l’azione di responsabilità nei confronti degli esponenti aziendali cessati:
  • proposte inerenti alla conferma dell’azione di responsabilità già avviata dai Commissari Straordinari, proposte inerenti all’estensione dell’azione di responsabilità nei confronti di ex sindaci, nonché alla costituzione di parte civile nel procedimento penale radicato dinanzi al Tribunale di Spoleto.

I lavori assembleari sono stati regolati dal Presidente di Bps, Stefano Lado. Al fianco di Lado il Vicepresidente Vicario, Luciano Colombini ed il Direttore Generale di BpS, Angelo Antoniazzi.

All’assemblea non ha partecipato, ormai come socia di minoranza, la Spoleto Credito e Servizi  mentre in sala, nella sua qualità personale di socio, era invece presente il Sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli.

L’Assemblea si è tenuta  nell’arco temporale di due ore scarse, marcando quindi una evidente differenza con precedenti assise assembleari della Popolare Spoleto che sembravano più riti celebrativi che riunioni tecniche obbligatorie e nelle quali spesso si “portava in processione il santo”.

La proverbiale efficienza lombarda taglia tutti i convenevoli d’uso e impiega poco più di 45 minuti per illustrare discutere e votare  il Bilancio al 31 dicembre 2015, che verrà approvato a maggioranza del capitale sociale presente, nessun contrario ed un solo astenuto, il socio Dott. Pierfrancesco Graniti, membro del Cda della Spoleto Credito e Servizi.

Come è noto anche dalla relazione del Consiglio di Amministrazione del febbraio scorso, la Banca Popolare di Spoleto ha chiuso il 2015 con un utile netto di 6,4 milioni, a fronte dei 35 milioni di perdita del 2014. Al 31 dicembre 2015 il coefficiente patrimoniale (Common Equity Tier 1) e’ risultato pari al 9,5%, come il Tier 1. La banca ha ceduto crediti non performing svalutati per oltre il 95% di complessivi 109,1 milioni. Il cda ha anche proposto un dividendo di 0,0122 euro per azione, per un pay out del 29,91 per cento che è stato approvato dunque nell’Assemblea di questa mattina. Il titolo BpS rimane ancora sospeso dalle quotazioni di Borsa.

Chiusure –I fatti nuovi intervenuti dopo la chiusura del bilancio al 31 dicembre riguardano specificamente la decisione di chiudere 4 sportelli che ad oggi Lado  conferma non ancora in grado di arrivare autonomamente al break even point. Si tratta di quelli di Sferracavallo nel comune di Orvieto, di San Secondo, frazione di Città di Castello, di Cerreto di Spoleto ed infine di Recanati, Macerata.

Il presidente Lado, rispondendo poi ad alcuni interventi nel merito  del bilancio, ha fatto notare che la distribuzione dell’utile non era nel programma della capogruppo, ma che in considerazione del ruolo che la banca sta svolgendo nel territorio anche la remunerazione del capitale sociale è sembrata essere una buona politica di gestione da mettere in atto.

Sul bilancio da registrare anche l’intervento del sindaco e socio Fabrizio Cardarelli. “Finalmente si torna a vedere il sole nella Banca Popolare di Spoleto e questa è una buona notizia per la città”, ha esordito il primo cittadino commentando i dati di bilancio dell’istituto. Il sindaco ha inoltre sollecitato la Bps Banco Desio a fare tutto il possibile per rendere sempre più importante la presenza dell’Istituto nel territorio. All’invito di Cardarelli ha risposto tranchant il Presidente Lado confermando la già attiva partecipazione dell’istituto sul territorio.

Approvate velocemente e all’unanimità le modifiche tecniche  richieste da Bankit e Consob sulle politiche di remunerazione, l’assemblea ha anche ratificato con il voto assembleare l’ingresso nel Cda di Francesco Quadraccia in sostituzione di Giuseppe Listantianche in questo caso votando all’unanimità.

Azione di responsabilità e costituzione di Parte civile – Il punto all’Ordine del Giorno che in qualche modo ha proiettato l’assemblea in un recente passato di cui in molti avrebbero fatto a meno è stato quello che ha reiterato l’intenzione dell’Istituto di procedere nell’azione di responsabilità contro gli ex-amministratori, operativi precedentemente al commissariamento di Banca D’Italia. Commissariamento che aveva lasciato in eredità alla nuova proprietà proprio l’azione di responsabilità che tuttavia per essere legittima dopo il passaggio di quote a Banco Desio e la recente scomparsa di Nazzareno D’Atanasio, aveva bisogno di un voto assembleare. Al voto  su questo punto ed i successivi non ha partecipato il Sindaco Fabrizio Cardarelli che ha comunicato la sua uscita anticipata dall’assemblea per impegni istituzionali.

Nello specifico ad essere coinvolti sono Giovannino Antonini, Nazzareno D’Atanasio (e per esso dopo la recente scomparsa, dei suoi eredi), Michelangelo Zuccari, Aldo Amoni, Valentino Conti, Marco Carbonari, Claudio Umbrico, Maurizio Leonardo Lombardi, Pietro Bernardi Fabbrani, Gabriele Chiocci, Mario Benotti, Michele Di Gianni, Gianfranco Antognoli, Leonardo Bandinelli, Michele Logi, Francesco Tuccari (Ex DG), Laurent Casadei, Fabio Cassi, Paola Nannucci, Michele Fesani e Marco Turchi (questi tre ultimi componenti del Collegio sindacale). Nel caso di Fesani e Turchi l’assemblea ha votato un punto specifico per l’ampliamento dell’azione di responsabilità promossa a suo tempo dalla gestione commissariale.

Contestualmente la Popolare Spoleto ha inteso costituirsi parte civile nei confronti di alcuni soggetti, ex-esponenti aziendali, per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio da parte  del Tribunale di Spoleto per le note vicende penali relative al crack della Baronci Costruzioni. Le persone indicate anche in assemblea sono Giovannino Antonini, Alberto Antonini, Massimiliano Baronci, Alfredo Pallini, Marcello Siena, Dante Cerbella, Giuliano Mora, Cosimo De Rosa, Emilio Quartucci, Paolo Rossi, Francesco Tuccari, Mauro Conticini, Camillo Colella e Marco Bifolchi.

Il voto a maggioranza – Tutti i pronunciamenti  dell’Assemblea appena detti sono stati votati a maggioranza con il solo voto contrario del gruppo azionario afferente agli Eredi Patacconi. Da notare che nel contesto dell’illustrazione degli ultimi 3 punti non è stata richiesto nessun chiarimento e nessun intervento da parte dei soci presenti, inclusi coloro che hanno poi espresso voto contrario. Una sollecitudine operativa che la dice lunga su come ormai alcuni fatti siano vissuti come il passato da chiudere nel cassetto e possibilmente, al più presto.

Tutto si è concluso qualche minuto  prima delle 12. Anche quest’anno, seguendo una consuetudine molto apprezzata, gli operatori della stampa sono stati accolti in una apposita sala con la possibilità di assistere all’intera assemblea.

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