C’è una prima ipotesi di progetto, del valore di circa 3 milioni di euro, per la valorizzazione del Ponte Sanguinario ed in particolare per la riscoperta del terzo arco, di cui è stata confermata l’esistenza. Quest’ultimo, secondo quanto emerso si trova proprio davanti all’accesso dell’arco di Porta Leonina che è stato recentemente pedonalizzato.
E’ stato infatti approvato il Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP) per la valorizzazione del Ponte Sanguinario in piazza della Vittoria. Nell’ultima seduta la Giunta comunale ha vagliato lo studio elaborato dagli uffici tecnici del Comune sullo stato di conservazione del monumento.
Il primo elemento rilevato con certezza, sia per il suo ingombro totale che per la quota di riferimento, è l’esistenza del terzo arco (attualmente le arcate in vista sono solamente due). La campagna di ricerca, autorizzata dalla Direzione generale del Ministero della Cultura tramite la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dell’Umbria ed effettuata mediante rilievi, indagini non invasive con georadar e ricerche su fonti archivistiche, ha permesso di predisporre una prima soluzione progettuale.
L’intervento ipotizzato, che da una prima stima dovrebbe avere un costo complessivo di circa tre milioni di euro, prevede innanzitutto la realizzazione di un nuovo ingresso pubblico nell’area pedonale davanti al primo arco di accesso a piazza Garibaldi, mediante istallazione di ascensore e di una nuova rampa di scale, l’adeguamento e la ristrutturazione di quello esistente, la realizzazione di un percorso di visita e di un nuovo sistema di illuminazione e turistico-informativo.
Per permettere di creare il percorso per le visite, con ingresso e uscita separati, si ipotizza di effettuare lo scavo e la demolizione di parte dei terrapieni che oggi occludono gli archi, visibili solo su un fronte, e di liberare il terzo arco con la stessa tipologia di intervento, prevedendone il consolidamento strutturale. Questo consentirebbe non solo il restauro complessivo delle tre arcate, ma permetterebbe anche di renderne una attraversabile, creando il percorso di visita anche grazie all’ampliamento della galleria esistente lungo il fronte dei due archi oggi visibili, fino al terzo arco da scavare e liberare.
In questa prima soluzione progettuale è prevista, insieme alla realizzazione di nuovi solai, anche la creazione di lucernai che, oltre a garantire luce naturale, ricambio dell’aria ed evitare creazione di condensa, sarebbero un riferimento visivo evidente dal piano stradale, utile per una fruizione anche indiretta del monumento.
“Ci sono stati diversi tentativi ed ipotesi progettuali nel corso degli ultimi due secoli, ossia dalla riscoperta del Ponte Sanguinario, avvenuta nel 1817, ad oggi, segno che l’intervento non si è mai prospettato come semplice o ordinario – ha spiegato il sindaco Andrea Sisti – In questo caso il primo passo è stato quello di conoscerne complessivamente lo stato di conservazione, accertando, come si è riusciti a fare, l’esistenza del terzo arco. Ora abbiamo una prima ipotesi progettuale, una stima dei costi e la possibilità di avviare l’azione di reperimento dei finanziamenti necessari. È un obiettivo importante, non semplice, ma stiamo facendo tutto il possibile per riuscire a valorizzare questa importantissima testimonianza monumentale di epoca romana presente alle porte del nostro centro storico”.