Sulla carta, lo scalo ancora esiste. Lo riportano gli orari di Busitalia in vigore fino al prossimo mese di giugno. Ma accanto al nome Ponte Naia, la riga è bianca. Quasi desolata, come lo spazio attorno alla vecchia stazione ai piedi del colle.
A pochi minuti di macchina dal centro storico, lo scalo è ormai prigioniero del degrado. Le erbacce incolte sembrano quasi insolenti, il binario che passa accanto alla stazione è privo della seppure minima protezione che sarebbe invece necessaria, nonostante i treni della Fcu – e quel che ne resta – viaggiano a velocità piuttosto ridotta.
>> Guarda in che condizioni è la stazione
Panorama che dovrebbe cambiare non solo perché così si manda in malora un patrimonio storico ed immobiliare che non rientra nemmeno nell’elenco delle 1.700 stazioni “impresenziate” italiane (in Umbria sono 34) disponibili in comodato d’uso gratuito per attività d’accoglienza o turistiche. Ma perché potrebbe tornare molto utile ai pendolari tuderti che entro il prossimo 2024 potrebbero dover fare i conti con un “trasloco”.
Il Prt dice infatti che “sono state individuate due localizzazioni alternative, per le quali saranno necessari ulteriori approfondimenti. Una in prossimità del sottopasso a sud dello svincolo Todi-Orvieto della E45, nel triangolo compreso tra il rilevato della E45 e la ferrovia (più o meno nei pressi del campo sportivo e del nuovo parco giochi, ndr) e l’altro immediatamente a nord dello stesso svincolo, ad est del binario esistente”, ossia nell’area di Pian di Porto, nei pressi della attuale zona industriale. La nuova stazione dovrebbe essere servita anche da un parcheggio provvisto di almeno 100 posti.
Dall’approvazione del Prt sono passati due anni, la stazione di Ponte Rio è ancora al suo posto. Quella di Ponte Naia anche: tutte e due su un binario morto.