Un libro d’arte dedicato agli ultimi istanti di Pompei prima dell’eruzione del Vesuvio. La scrittrice e storica Maria Pia Paravia ci invita a riflettere sulla tragica storia di Pompei attraverso una narrazione in prosa lirica. “Pompei. Crononi: ultimi istanti” è il titolo dell’opera, per i tipi della Electa, che verrà presentata, nell’ambito di “Spoleto Incontri d’autore” organizzati dall’Assessore alla Cultura Gianni Quaranta, venerdì 27 marzo, alle ore 17 a Palazzo Mauri. Oltre all’autrice interverranno Fabrizio Cardarelli Sindaco di Spoleto, padre GianMaria Polidoro ofm, fondatore di Assisi Pax International, Roberto Pennisi sostituto procuratore Direzione Nazionale Antimafia. Marina Antonini e Maurizio Armellini leggeranno alcuni brani del libro
Un libro d’arte dedicato a Pompei. Immagini simboliche che ritraggono affreschi e vedute del sito archeologico, ci introducono alla lettura del testo, “narrativa in prosa lirica”, un narrare poetico semplice ed essenziale. La scrittrice e storica Maria Pia Paravia ci invita a riflettere sulla tragica storia di Pompei. Le vittime dell’eruzione sono archetipi di comportamento dell’umanità perché, anche con il passare dei secoli, l’uomo resta e resterà lo stesso essere imperfetto. “Nello scrivere questo libro – ha spiegato l’autrice nel corso della sua prima presentazione a Roma lo scorso febbraio – ho voluto provocare nel lettore un ritorno alle origini francescane con una nuova sintesi letteraria. Ho parlato della sofferenza e della dimensione umana partendo proprio dagli ultimi istanti di Pompei”.
Anno 79 d.C., il Vesuvio inizia la sua terribile eruzione, la città è nel pieno delle sue brulicanti attività. In un caos nero e terribile tutti gridano, tanti invocano gli Dei, alcuni si rassegnano alla fine inevitabile. Sono questi ultimi a essere i protagonisti di questa narrazione: abbandonano la vita con un ultimo disperato messaggio, in un impercettibile spazio temporale – cronone – e rivelano, nell’imminenza della fine, la loro autentica personalità. La drammatica sequenza immaginativa della fine di Pompei vuole riflettere sui grandi valori della vita e richiamare l’attenzione sulla precaria e drammatica situazione del sito archeologico.
L’autrice: Maria Pia Paravia, dopo gli studi universitari, si è specializzata in Storia del teatro all’Università di Nottingham e, successivamente, in studi semiotici e cognitivi, in neurolinguistica, in comunicazione ed editing, archivistica ed estetica letteraria. E’ stata docente presso vari istituti, tra cui l’Accademia di Belle Arti di Roma, l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio d’Amico e la LUMSA. Membro fondatore della Fondazione Antonio Genovesi Salerno SDOA, è socia fondatrice dell’A.I.D.I.M. (Associazione Internazionale Donne Italiane nel Mondo); è inoltre membro A.A. dell’Accademia dei Lincei e dell’Accademia dell’Arcadia. E’ co–fondatrice e presidente di A.N.G.E.L.S Onlus (www.loveangels.it), associazione che si occupa di curare in Italia bimbi malati e vittime di guerra.