Ennesimo appello del Comitato a tutte le istituzioni: fate presto con il Nodo di Perugia
Nel report dell’Arpa, datato 2 gennaio, certificato quello che i residenti già sapevano: Ponte San Giovanni si conferma tra le località umbre con più sforamenti del livello di polveri sottili. Per la precisione 54 μg/m3, rispetto ai parametri minimi accettabili.
Lo rileva il Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?”, ricordando come in quella data, ancora durante le festività, non fosse tornato il tradizionale transito di mezzi pesanti sulla E45. “E lungo le più disgraziate vie dell’abitato – scrivono dal Comitato – Via della Scuola, Via Nino Bixio, Via Manzoni, senza trascurare le meno citate, ma non meno invase Collestrada e Balanzano, che completano questa folle giostra, che gira da anni rombando e affumicando quei poveri 20/30mila abitanti che vivono intorno a quei maledetti 2 o 3 chilometri di una quattro corsie che è diventata un caso nazionale, ma non sembra turbare più di tanto i sonni di chi dovrebbe prendere decisioni rapide e risolutive rispetto alla situazione da noi ripetutamente descritta”.
Per questo il Comitato sollecita tutte le Istituzioni interessate perché si proceda con il Nodo di Perugia. Il cui progetto definitivo, per il primo stralcio, è pronto ed ora sottoposto all’analisi di Anas. Mentre il secondo stralcio, con il collegamento con l’ospedale, è stato riconosciuto di primaria importanza da Comune di Perugia e Regione e si attende che il progetto venga realizzato e finanziato. Il timore è che la burocrazia dilati ancora i tempi.
“Noi non molleremo – scrivono dal Comitato – in questa battaglia per la qualità della vita e per la salute, oltre che per tante altre cose che non è possibile qui elencare, ma che ognuno capisce. Torneremo ancora, con insistenza, a chiedere quello che è nostro diritto e a denunciare, se ci saranno, ritardi, pigrizia e insensibilità di chi siede su quelle poltrone che noi cittadini abbiamo loro assegnato. Fino a che non solo noi, ma ogni cittadino, singolarmente, alzi la voce coi propri rappresentanti che ha eletto – concludono – a qualunque livello, fino ai più alti. Finché la macchina non si avvii”.