E’ uscito questa mattina (giovedì 4 febbraio), su YouTube, il video di “Polveri”, una canzone degli “Esposti InVolontari“, gruppo formato da ben 21 elementi provenienti da Umbria, Lazio e Lombardia, tutti uniti contro l’incenerimento dei rifiuti.
“Tutelare la salute di tutti a discapito degli interessi (economici e di potere) di pochi”. Questo il messaggio del progetto, nato da un’idea Roberto Pezzini, cantautore di origini milanesi e residente a Gubbio da più di dieci anni.
Attualmente, infatti, proprio la Città dei Ceri è al centro della polemica attivista contro l’uso del Css nelle due cementerie locali le quali, di recente – in una nostra intervista – avevano sottolineato come “l’incenerimento del combustibile alternativo (Css) nei propri stabilimenti sia legittimato direttamente dalla normativa europea”.
Nel brano il sound reggae e la melodia orecchiabile fanno da contraltare alle parole forti di accusa usate “contro chi vuole trasformare il nostro paese in un posto invivibile. – sottolineano gli Esposti InVolontari – Perché bruciando i rifiuti questi non spariscono, ma finiscono molto più piccoli e molto più pericolosi nell’aria che respiriamo, nella terra che coltiviamo, nel cibo che mangiamo e nell’acqua che beviamo”.
All’interno della canzone, scritta da Pezzini insieme al rapper eugubino Elia Casagrande, trovano spazio 10 voci e diversi strumenti musicali: batteria, due bassi, 4 chitarre, synth, ukulele, flauto, violino, trombone e tastiere. Il singolo – nel rispetto delle norme anti Covid – è stato registrato a distanza (come il video) e mixato da Walter Lanzara (che assieme a Roberto Pezzini ne è anche il produttore) di Al Fondino Studio, anch’esso di Gubbio Gubbio.
Gli Esposti InVolontari sono: Michele Fondacci, Antonio Riccardini, Luigi Benedetto, Lorenzo Ghirelli, Isaac Samuel Gonzalez Sippel, Mister G, Andrea Angeloni, Marco Casagrande, Francesca Panfili, Walter Lanzara, Lucrezia Sannipoli, Beatrice Goracci, Claudia Marsili, Elia Casagrande, Francesco Preiato, Gioia D’Ostilio, Maddalena Mosca, Marco Marsili, Mizet, Pietro Spera, Roberto Pezzini.
Se fiuti tra i rifiuti qualcosa non torna.
E stare muti è come essere complici complici, ma in un’altra forma.
Perché qui carta canta e la faccenda scotta,
che la roba è tanta e non può essere cotta.
Ti parlano di ecologia con quel sorriso in faccia, ma sono feccia
di un’ideologia oramai all’empasse, che riempie le casse
di questi pupazzi convinti di fare del bene,
corrompono le masse perché gli conviene.
C’hanno soldi come se piovesse
e adesso ci uccidono col CSS!
No! No! No! Io dico no!
Non ti lascio fare tutto quello che ti pare…
Perché mi vuoi ammazzare! Oh, no…
Sì! Tu mi vuoi ammazzare…
Con le tue subdole frasi sottili
come le polveri.
Eco (…eco…eco) Lo senti l’eco?
Dell’ecomafie! Che san bene cosa fare quando c’è da guadagnare
sulla pelle degli inermi!
Finiremo sotto terra con i vermi!
Respirando metalli pesanti
che ci fanno male quanto i benpensanti.
In questi tempi bui dove il pericolo è pulviscolo,
un carrarmato più piccolo di un microbo.
Manifesto in sto contesto che detesto
con sto testo, non m’arresto, resto desto,
se m’arresti dico no ai compromessi, mi presento ai tuoi processi
processione di decessi, concessione sugli eccessi
di crimini commessi contro terzi, tutti perdono se vincono gli stessi!
Non ci diamo persi!
No! No! No! Io dico no!
Non ti lascio fare tutto quello che ti pare…
Perché mi vuoi ammazzare! Oh, no…
Sì! Tu mi vuoi ammazzare…
Con le tue subdole frasi sottili
come le polveri.