Sta nascendo in questi giorni, a Città di Castello, un comitato spontaneo per la creazione di un polo universitario nel tifernate, progetto che la famiglia Polidori, tramite l’Università degli studi “Link Campus di Roma”, ha intenzione di mettere in atto dal 2020 (anno in cui Luigi Polidori è stato nominato presidente dell’Ateneo romano).
L’idea è quella di attivare un corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Scienze della Formazione primaria” proprio a Città di Castello, che preveda la formazione di insegnanti di scuola dell’infanzia e scuola primaria, guardando al metodo “Montessori”, sviluppatosi nei primi del ‘900 a Villa Montesca. Al termine del corso di studi, della durata di 5 anni, si conseguirà una laurea che ha valore abilitante per l’insegnamento.
“Il corso di laurea previsto – spiega il Comitato spontaneo per la promozione dell’Università – è molto ricercato e non riesce a soddisfare le numerose richieste di iscrizione (nel 2021 per 8.000 posti disponibili in tutte le Università Italiane, le richieste avanzate sono state 24.000). L’attivazione del corso a Città di Castello permetterà di attirare studenti da tutta Italia (circa 2.000) e porterebbe un ottimo contributo all’economia e all’occupazione nei Comuni non solo dell’Alto Tevere ma dell’Umbria intera“.
“L’implementazione di questo corso di studi a Città di Castello – sottolinea ancora il Comitato – non intende assolutamente entrare in concorrenza con l’Università di Perugia, rivolgendosi ad un target diverso rispetto a quello che ha lo stesso Ateneo, in quanto gli studenti verranno reclutati in tutta Italia grazie alla collaudata rete di 124 scuole collegate e presenti in tutte le Regioni d’Italia“.
L’immobile scelto per la sede tifernate, di circa 12.000 mq, è stato già acquistato e sarebbe addirittura in fase di adattamento. Per i lavori sono stati stanziati 8 milioni di euro, investiti dalla stessa società ed appaltati ad aziende locali.
Un anno fa, 15 gennaio 2021, il progetto è stato presentato al Miur (Ministero dell’Università e Ricerca), il quale aveva espresso, sui programmi didattici, parere positivo. Per attivare un nuovo corso di laurea occorre però anche il parere del Comitato Regionale Universitario (CRU) dell’Umbria che, in quell’occasione, non si era espresso favorevolmente.
A dicembre 2021 è stata quindi presentata nuova domanda, appoggiata anche da Istituzioni locali e sindaci dell’Altotevere. “Aspettiamo fiduciosi la nuova decisione – conclude il Comitato – consapevoli che sia un’occasione unica e irripetibile, convinti come siamo della bontà del progetto, che potrà arricchire culturalmente e portare nuovo sviluppo, già a partire dal prossimo anno accademico, a Città di Castello e all’intera Alta Valle del Tevere.