L’area del Polo chimico ternano, di proprietà Basell, è stata acquistata da quattro aziende del territorio: Novamont, Gruppo Bernardini, Ceplast e Mirachrome.
L’impegno delle imprese aspira, sostanzialmente, a una riconversione di tipo industriale. Prevede, inoltre, investimenti per lo sviluppo e l’ampliamento delle proprie attività produttive, con l’obiettivo di determinare benefici per l’occupazione.
Nello specifico, Novamont, leader internazionale nel settore delle bioplastiche e nello sviluppo di biochemical, realizzerà un impianto, unico nel suo genere, in grado di produrre una nuova generazione di bioplastiche; bioplastiche ricavate da fonti rinnovabili. Tale investimento genererà ulteriori opportunità di crescita occupazionale ed economica.
Il Gruppo Bernardini, invece, svilupperà un progetto di razionalizzazione delle proprie attività di logistica e trasporto, ottimizzandone la gestione grazie a nuovi spazi e infrastrutture. In quest’ottica si potrebbe raggiungere una maggiore collaborazione sinergica anche con le altre aziende presenti all’interno del Polo.
Ceplast, poi, darà vita a un processo di riorganizzazione, al fine di ampliare la propria capacità produttiva. Il raggiungimento di un simile obiettivo, oltre a determinare una crescita dimensionale, consentirà anche un incremento dell’occupazione. Un buon risultato per una società che da cinquant’anni produce imballaggi biodegradabili, e compostabili, per la grande distribuzione organizzata.
Infine, anche per Mirachrome l’investimento nel Polo rappresenta un asset strategico nel futuro accrescimento della capacità produttiva, in termini di volumi e di future diversificazioni di prodotto. Mirachrome si configura come un’azienda ad alto contenuto tecnologico. Produce, difatti, masterbatches in resine poliolefiniche e polistireniche, tecnopolimeri, biopolimeri, per la colorazione di materie plastiche, nonché additivi e stabilizzanti in grado di conferire caratteristiche particolari ai materiali.
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A coordinare l’acquisto la sezione di Terni di Confindustria Umbria. “La riqualificazione del Polo chimico – sottolinea il Presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni – rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo economico del territorio”. “Si tratta – continua – di un segnale importante in direzione della ripresa economica della nostra regione”.
La trattativa per recuperare gli spazi della Basell è durata diversi anni, e assai determinante si è rivelata la figura di Giammarco Urbani, ex presidente della sezione ternana di Confindustria Umbria. “È stato un percorso lungo e complesso – dichiara Urbani – la cui definizione ci riempie di soddisfazione; ringrazio in particolare la struttura di Confindustria Umbria e i tecnici che hanno lavorato con grande dedizione e professionalità”. Un ringraziamento, infine, ha inteso porgerlo ai rappresentanti delle imprese acquirenti. “Infatti – sostiene Urbani – oltre al ruolo fondamentale che hanno svolto, sono stati una fonte di arricchimento umano e professionale”.