di Carlo Ceraso
Tersilio Corinti, il 92enne spoletino che continua a riempire le cronache per le sue gesta violente, è stato nuovamente arrestato stamani dalla polizia su ordine del gip del Tribunale di Spoleto, il dottor Roberto Laudenzi, che ha così accolto la richiesta del pubblico ministero. Intorno alle 11, a quanto è dato sapere, gli agenti del locale Commissariato si sono presentati alla porta dell’abitazione dell’anziano notificandogli il provvedimento degli arresti domiciliari.
Per Corinti si tratta del secondo arresto in meno di tre anni, ovvero da quando rimbalzò agli onori delle cronache nazionali per aver accoltellato il sindaco di Spoleto Massimo Brunini. Per quel fatto fun condannato a 10 mesi di arresti domiciliari.
Anche se la sua storia sembra d sempre costellata di episodi di violenza, anche all’interno della propria famiglia. Negli ultimi due anni poi ha preso di mira alcuni professionisti spoletini, minacciandoli con ogni mezzo: dalle lettere alle ‘visite’ nei rispettivi studi professionali.
Tutti rei, a suo dire, di averlo truffato. Senza però alcun riscontro, alcuna prova.
Solo la mente disturbata di un uomo che, appena la scorsa settimana, si è reso protagonista dell’ennesimo episodio di violenza. Questa volta contro alcuni funzionari della polizia di stato, anche loro finiti nella sua particolare black list. All’uscita del Commissariato, tanto per lasciare il proprio ‘segno’, ha danneggiato con il bastone da passeggio una autovettura parcheggiata lungo Viale Trento e Trieste.
Il tutto immortalato dalle telecamere della polizia. Pochi minuti prima era stato nello studio di un notaio, da mesi perseguitato e minacciato dall’arzillo vecchietto.
Proprio questa incursione gli sarebbe costata l’arresto. Tersilio Corinti, infatti, aveva ricevuto l’ordine del Tribunale di non avvicinarsi all’ufficio del notaio. Disposizione che il 92enne ha più volte disatteso, arrivando a minacciare di morte il professionista (guarda negli articoli correlati il video in esclusiva di Tuttoggi.info).
Come se n’è infischiato, oggi, persino degli arresti domiciliari: alle 14.45, come testimoniano le foto e il video di TO®, era tranquillamente a passeggio per Via Cacciatori delle Alpi, diretto verso la centralissima piazza Garibaldi. Una sorta di sfida alle forze di polizia. Un bel cruccio anche per il suo legale, l’avvocato Fabrizio Maria Sansi, che gli è stato assegnato d’ufficio dal Trubunale.
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