Il S.A.P. (Sindacato autonomo di Polizia) plaude alla prossima istituzione del Reparto Prevenzione Crimine “Umbria” e sottolinea come le Autorità politiche, civili e militari, riunite per l’occasione al tavolo della Prefettura di Perugia, abbiano con determinazione siglato un accordo che sicuramente renderà presto operativo il nuovo Organismo di Polizia.
Osserviamo che ha ragione il Sindaco di Perugia nel dire che “questo risultato ha molti padri”, tra i quali il S.A.P., aggiungiamo noi. In questa sede intendiamo ora ringraziare pubblicamente tutti quei soggetti – siano essi espressione di Enti o singoli – che, specialmente in questi ultimi 24 mesi di lavoro, ci hanno ascoltato quando con ostinata determinazione proponevamo loro direttamente ed anche attraverso le principali testate giornalistiche e tv locali, di dotare anche l’Umbria di un Reparto Prevenzione Crimine, destando un interesse sempre crescente ed un consenso che si andava ampliando esponenzialmente con il passare dei giorni.
Ringraziamo il Sindaco Boccali, che ha ricevuto una nostra delegazione giusto il giorno prima di sostenere l’incontro con il Ministro Cancellieri; ringraziamo il Senatore Benedetti Valentini che, ascoltata la nostra proposta, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno per promuovere la nascita del RPC in Umbria; ringraziamo l’Onorevole L’affranco per il sostegno alla nostra iniziativa. Un riconoscimento particolare lo dobbiamo al Prefetto di Perugia per la sensibilità dimostrata ed al Questore di Perugia, che è riuscito ad ottenere dal Capo della Polizia questo presidio di uomini in un momento in cui le risorse umane sono falcidiate dalla revisione di spesa; non dimentichiamo il capo della Squadra Mobile, il vice Sindaco Lisci, il Sindaco di Spoleto Benedetti ed il Consigliere Comunale spoletino Profili.
Il S.A.P., chiamato dal Ministero a fornire un parere circa i contenuti della “bozza di decreto” per l’Istituzione del Reparto suddetto, ha espresso con determinazione l’idea che la sede logistica ottimale per la collocazione fisica degli uffici del Reparto Prevenzione Crimine “Umbria” sia presso la sede dell’Istituto per Sovrintendenti di Spoleto, argomentando a sostegno come quella sede appaia ideale sotto il profilo geografico, strutturale, della qualità e quantità degli ambienti già arredati e disponibili, con in più garages, poligono di tiro, mensa, alloggi abbondantemente in grado di accogliere comodamene i previsti 50 uomini ed anche eventuali rinforzi.
Alloggiare l’R.P.C. Umbria presso l’Istituto per Sovrintendenti di Spoleto non comporterebbe infatti alcun costo, evitando così l’impiego di denaro pubblico con evidenti vantaggi sia per l’Amministrazione della P.S. che per le altre eventualmente coinvolte circostanza, quest’ultima, che non può essere affatto sottovalutata considerata la drammatica attuale contingenza economica, in cui è doveroso risparmiare ogni singolo un Euro.
La sede di Spoleto, inoltre, risulterebbe essere equidistante sia da Perugia che da Terni ed Orvieto, consentendo una copertura ottimale di tutto il territorio regionale permettendo così di limitare i disagi che si verranno a creare nella città di Terni già interessata da una paventata abolizione della Provincia e di conseguenza della Questura a causa del riassetto territoriale previsto dalla legge di revisione della spesa. Risulta altrettanto chiaro come, grazie alla favorevole collocazione dell’Istituto nei pressi di uno degli accessi diretti alla SS Flaminia, le auto raggiungerebbero Perugia in tempi comunque estremamente contenuti svolgendo nel contempo anche un ulteriore presidio lungo le arterie stradali come la Flaminia o la E45 e centri importanti come Foligno, Assisi, Todi, Marsciano ed Orvieto.
Il S.A.P. intende inoltre richiamare l’attenzione di tutte le Autorità provinciali,ì regionali e politiche circa l’opportunità di creare – anche in questa occasione a “costo zero” – un “Polo per la Sicurezza” all’interno dell’Istituto per Sovrintendenti di Spoleto” inglobando in esso, oltre al futuro R.P.C., anche il locale Commissariato di P.S., colpito da sfratto esecutivo ed a tutt’oggi privo di qualsivoglia idonea altra sede. Le tre realtà lavorerebbero in armonica sinergia:
– l’Istituto offrirebbe un centro di aggiornamento continuo e permanente per tutti gli
operatori della Sicurezza, disponendo già largamente di figure professionali altamente qualificate ed idonei spazi addestrativi quali, a titolo di esempio, il poligono, la palestra, etc.;
– gli allievi dell’Istituto si avvantaggerebbero della vicinanza di realtà operative come quelle citate, dalle quali attingere preziosi insegnamenti, potendo così entrare in contatto diretto con la quotidianità di questa particolarissima professione.
Il tutto avverrebbe comunque senza compromettere le attività istituzionali di ogni singolo organismo, bensì implementandole. Siamo e resteremo fortemente convinti del fatto che disperdere le risorse anziché accorparle, rischia di far lievitare i costi di ogni singola struttura, rischiando di attivare così la scure cieca della “spending review” che potrebbe abbattersi sull’Istituto determinandone la malaugurata dismissione, evento questo che comporterebbe una grave perdita per il territorio umbro giungendo a vanificare, in tale sciagurata ipotesi, gli sforzi compiuti da tutti quei “tanti padri” che invece si sono battuti con tenacia per rafforzarne i presidi di Polizia.