Dopo 24 anni, il vicequestore Bruno Antonini, comandante del Commissariato di Polizia di Foligno, va in pensione.
Sotto la sua gestione il terremoto del 1997 e la pandemia, due eventi storici che hanno cambiato le vite di ciascuno di noi, ma anche tanti altri fatti di cronaca, che hanno visto la Polizia in prima linea.
Il saluto ad Antonini si è tenuto in Commissariato, alla presenza del successore, il vicequestore Adriano Felici, ma anche di molti colleghi e autorità, che hanno voluto omaggiare Antonini. C’erano il sindaco Stefano Zuccarini, il presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli e, soprattutto, il questore di Perugia, Antonio Sbordone. Presenti anche rappresentanti di altre forze dell’ordine operanti in città, dalla Guardia di Finanza alla Polizia locale (carabinieri assenti giustificati).
Tutti, a partire dal questore, hanno sottolineato il grande rapporto empatico costruito da Antonini con la città. “Foligno – ha detto Sbordone – è un esempio di coordinamento tra le forze di polizia, mai dissidi e gelosie. La polizia è molto apprezzata e ha dimostrato di rispondere alle esigenze e alle aspettative dei cittadini, ha sempre fatto sentire la propria presenza“. Quanto al successore: “Migliore scelta non potevo fare“.
Metelli ha ricordato il legame di Antonini con il popolo della Quintana: “Ci siamo sentiti protetti. Con Bruno, va via una parte di noi. Dal prossimo anno lo voglio all’Ente Giostra, per gestire le trattative con la questura sulla sicurezza della Giostra“. Il sindaco Zuccarini ha ricordato la conoscenza con Antonini dai tempi del liceo. “Bruno è un esempio di grandissima diplomazia. Rimanere tutto questo tempo nello stesso posto non è facile. Ha avuto una grande capacità di adattamento e una profonda conoscenza del territorio. La città, sinceramente, ti vuole bene e ti saluta“.
Commosso ed emozionato il saluto di Antonini che si è rivolto al Questore, “un signore dal punto di vista umano e professionale“, all’amministrazione comunale e al sindaco: “Un lavoro che non è facile, si è sempre sotto tiro“. E al successore: “Sarà sicuramente più evoluto dal punto di vista informatico, è una persona che lavora con il sorriso. Il dirigente del commissariato veste diversi panni, da amministratore di condomino a maestro d’asilo, padre di famiglia e padre confessore, ma anche conciliatore sentimentale. Il mio ringraziamento va al personale, nel quale ho incontrato sempre la massima disponibilità. In questa situazione di difficoltà, siamo sempre un po’ in emergenza, ma come disse il Questore: noi siamo sempre al servizio di cittadini e istituzioni. Siamo un punto di riferimento“.
Antonini, per restare al suo posto, nella sua città, ha rinunciato per due volte alla promozione: “Avrebbe potuto fare il questore”, ha detto Sbordone. Ma in Antonini ha vinto il legame alla sua città.
Il successore di Antonini, il vicequestore Adriano Felici, entrerà in carica ufficialmente dall’1 agosto. E’ stato dirigente della Sezione criminalità organizzata della Questura di Perugia fino alla scorsa primavera. Trentasette anni, di origine romana. Ha vinto il concorso per Commissario di Polizia nel 2011 è stato Dirigente dell’U.P.G.S.P. di Perugia negli anni 2014 e 2015 e Dirigente del Primo Turno Volanti di Milano negli anni 2016 e 2017.